Pier Ferdinando Casini è nato a Bologna nel dicembre del ’55. E’ un noto politico italiano ed è anche stato Presidente della terza Commissione Affari Esteri ed Emigrazione del Senato della Repubblica. Leggiamo qualcosa in più sulla sua prima moglie.
Biografia di Roberta Lubich
Roberta oggi ha settant’anni. E’ stata la prima moglie del noto Casini. Seguì i corsi del DAMS, dove si laureò. Scelse per farlo l’università dello spettacolo di Bologna. Subito dopo, intraprese un percorso lavorativo molto eclettico. Collaborò con la casa d’aste milanese Finarte. Si dedicò anche all’arredamento di interni. Ma anche alla moda, alla pubblicità e alla televisione.
I due si conobbero alla fine degli anni settanta, quando si trovavano in villeggiatura sull’Isola di Ponza. Lei si sentiva più adulta rispetto a lui, nonostante fosse più piccolo di soli due anni. Ma c’è da dire che lei aveva anche un matrimonio alle spalle. Fu la sorella di lei a presentarglielo. Si sposarono dodici anni dopo. Ebbero anche due bambine. Benedetta e Maria Carolina.
La fine del matrimonio di Roberta Lubich
Per Roberta, bisogna ricordare, si trattava del secondo matrimonio, dopo il precedente con Francesco Segafredo. I due si lasciarono però nel ’98 e ottennero anche l’annullamento della nozze. Grazie alla Sacra Rota.
Il legame tra i due nacque in un momento particolare sull’isola di Ponza, dove lei lo ricorderà come un giovane pieno di entusiasmo. In tempi più sereni, come quando rilasciò un’intervista a Repubblica, Roberta descrisse un rapporto saldo, solido, unito da valori comuni. Quelli della famiglia e dei figli.
Roberta e Pier Ferdinando oggi
Casini in seguito si risposò con Azzurra Caltagirone. La figlia di Francesco Saverio Caltagirone. Noto per essere uno dei più influenti costruttori italiani.
Quanto a Roberta Lubich, oltre alla sua esperienza in diversi settori lavorativi, resta il ricordo di una complicità che ha caratterizzato una fase importante della sua vita prima che ciascuno si costruisse un nuovo futuro.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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