Inaspettatamente, il mondo dello sport americano si è trovato al centro di un evento virale che ha fatto il giro del web. Durante la partita tra Philadelphia Phillies e Miami Marlins dello scorso 6 settembre, infatti, un episodio apparentemente banale si è trasformato in un caso nazionale che continua a far discutere.
Che cos’è accaduto
Cominciamo dai fatti. Durante il match, Harrison Bader dei Phillies ha realizzato un home run, con la palla che è finita sulle tribune. Qui un tifoso dei Phillies ha raccolto la palla e l’ha consegnata al figlio piccolo, Lincoln, come regalo di compleanno.
È qui che accade l’incidente. Una donna, anch’essa tifosa dei Phillies, ha iniziato a reclamare la palla con particolare foga, affermando di averla toccata per prima. La donna – ora soprannominata Phillies Karen – ha afferrato il braccio dell’uomo fino a quando non ha ceduto, togliendo la palla dalle mani del bambino per consegnarla a Karen.
Molti tifosi hanno contestato subito il comportamento della donna, che ha risposto nel modo meno delicato e gentile: mostrando il dito medio.
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Come è stata gestita la situazione
Gli addetti allo stadio hanno gestito la situazione avvicinandosi al bambino e offrendo un pacchetto regalo. Lincoln ha poi avuto l’opportunità di incontrare Harrison Bader di persona, ricevendo dal giocatore una mazza autografata e potendo scattare con lui diverse foto.
Tuttavia, il gesto è diventato virale in modo molto negativo, scatenando una vera e propria caccia alla donna: alcuni “investigatori dilettanti” sui social media hanno cercato a identificare chi fosse Phillies Karen, proponendo pubblicamente dei profili.
A farne le spese è una donna, di nome Leslie–Ann Kravitz, che pare fosse un’insegnante subito licenziata dalla scuola. Le istituzioni hanno però dovuto smentire i fatti prima che si degenerasse…
Redattore di economia e di attualità, collabora con AlphabetCity dal 2025.






