Chi è Stefania Lepidi, la ricercatrice aquilana ferita nell’incidente della funicolare a Lisbona: età, origini, dichiarazioni

Serena Comito

Chi è Stefania Lepidi, la ricercatrice aquilana ferita nell’incidente della funicolare a Lisbona: età, origini, dichiarazioni

Stefania Lepidi è una figura conosciuta nel mondo della ricerca scientifica italiana. Nata e cresciuta all’Aquila, lavora come ricercatrice presso l’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nel suo percorso c’è la determinazione di chi ha visto la propria città ferita dal terremoto e ha scelto di restare, di impegnarsi ogni giorno con passione.
Chi la incontra racconta di una donna concreta, legata in modo autentico all’Abruzzo, con quella voglia di fare che nasce dall’amore per la propria terra e per la scienza.

Il viaggio a Lisbona e un attimo che cambia tutto

Nei giorni scorsi Stefania si trovava a Lisbona, non per vacanza, ma per un convegno internazionale: l’occasione di portare un po’ di Italia e di scienza anche oltre confine. Con lei, il figlio di 25 anni, compagno di viaggio e di scoperte.
Ma la sera del 3 settembre 2025, la normalità si è spezzata: la funicolare Elevador da Glória, uno dei simboli della città portoghese, ha improvvisamente deragliato.
Pochi secondi di caos, urla, metallo che stride, e poi il silenzio rotto solo dalle sirene dei soccorsi.

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Il racconto dal cuore della tragedia

Stefania era lì, nella seconda carrozza, quella che si è schiantata contro un blocco di cemento. “Se fossi stata nel primo vagone, probabilmente non sarei qui a raccontarlo”, ha confidato più tardi, con una lucidità che sorprende. Ha riportato una frattura scomposta al braccio e numerosi ematomi, ma il vero colpo è stato psicologico.
Due ore stesa a terra, tra i feriti, circondata da sangue e urla. Un incubo che, come ha raccontato lei stessa, le ha fatto rivivere il terrore del terremoto dell’Aquila: “Mi è tornato allo stomaco quel panico. È stato come un flash, una ferita che non si è mai chiusa”.

C’è un dettaglio che rende questa storia ancora più reale: la forza con cui Stefania ha affrontato tutto. Nelle sue prime dichiarazioni, non c’è spazio per la rabbia o la polemica. Solo un grande senso di gratitudine per essere viva e la voglia di tornare in Abruzzo, dalla sua famiglia, per guarire davvero.

Il ritorno in Italia e la speranza di una nuova normalità

Dopo le prime cure, Stefania Lepidi e il figlio hanno potuto rientrare in hotel e prepararsi per il viaggio di ritorno. Le condizioni fisiche, per fortuna, sono stabili, anche se il braccio dovrà guarire con il tempo. Il trauma, invece, ci metterà un po’ di più a svanire.
Eppure, se c’è una cosa che questa vicenda ci ricorda, è la forza silenziosa di chi ha già conosciuto la paura e sa come si sopravvive.

Domande frequenti su Stefania Lepidi e la tragedia di Lisbona

Chi è Stefania Lepidi?
Una ricercatrice dell’INGV, originaria dell’Aquila, impegnata da anni nello studio dei terremoti e dei fenomeni naturali.

Cosa le è successo a Lisbona?
È rimasta ferita nell’incidente della funicolare Elevador da Glória, riportando una frattura al braccio e diversi ematomi.

Come ha vissuto quei momenti?
Con grande lucidità e coraggio, anche se il trauma le ha riportato alla mente i ricordi del terremoto del 2009.

Quali sono le sue condizioni oggi?
Fisicamente stabile, con il sostegno della famiglia e dei colleghi, pronta a tornare in Italia per riprendersi.

Cosa ha detto dopo l’incidente?
“Mi è sembrato di rivivere il terremoto dell’Aquila. Sono viva per miracolo.”