Negli ultimi giorni il mondo sta seguendo l’iniziativa della Global Sumud Flotilla, che è la più grande iniziativa indipendente finalizzata a far giungere decine di barche cariche di cibo nella Striscia di Gaza.
Ma che cosa significa Sumud? Qual è il senso di questo nome?
Cosa vuol dire Sumud?
La parola Sumud è un vocabolo arabo che vuol dire, più o meno, resistenza. Gli organizzatori della Flotilla hanno dichiarato di averla utilizzata proprio per riferirsi al concetto di resistenza nei confronti di Israele, che ha il controllo dei confini della Striscia e, secondo quanto sostengono gli stessi organizzatori, limiterebbe gli ingressi di cibo e altri beni essenziali destinati alla popolazione palestinese, anche mediante un rigido blocco navale che dura da quasi 20 anni.
Il termine ha tuttavia un significato ancora più ampio. Se infatti è vero che indica una forma di opposizione, è anche un concetto che descrive alla base quali sono le motivazioni della causa palestinese, tanto che negli anni è diventato una sorta di simbolo identitario della comunità.
Una parola intraducibile
In verità, il termine Sumud non è traducibile letteralmente in italiano, anche se i traduttori ne riferiscono somiglianze con le nostre parole di “restanza, caparbietà, resilienza, resistenza, speranza nel futuro, solidarietà”.
In arabo, infatti, Sumud deriva dalla forma verbale Samada, che indica sia resistere che prendere, avendo così un’accezione sia assiva che attiva. Probabilmente, è anche per questo motivo che il vocabolo ha trovato così ampia diffusione in questa situazione, descrivendo sia la volontà degli arabi di abitare le terre che secondo loro e parte della comunità internazionale gli spettano, sia anche la necessità di adottare una resistenza non violenta e non armata, attuata attraverso la semplice permanenza.
Redattore di economia e di attualità, collabora con AlphabetCity dal 2025.






