Un attore che ha fatto ridere e commuovere intere generazioni, ma anche un uomo che ha vissuto l’amore a modo suo, senza mai inseguire modelli prestabiliti. Maurizio Micheli non è solo un volto della tv e del teatro: è un interprete che ha attraversato mezzo secolo di spettacolo italiano con ironia e leggerezza. E adesso, a 78 anni, ha sorpreso tutti con un sì che nessuno immaginava.
Età e origini
Maurizio Micheli nasce a Livorno il 3 febbraio 1947, ma i suoi primi ricordi più intensi sono legati a Bari, dove la famiglia si trasferì quando era ancora bambino. Proprio lì, tra il mare e la vita di provincia, inizia a maturare la sua passione per la scena.
Negli anni della giovinezza sceglie di spostarsi a Milano e frequenta la scuola del Piccolo Teatro, un percorso formativo che lo porta a respirare la grande tradizione del palcoscenico italiano. In seguito completa gli studi al D.A.M.S. di Bologna, costruendosi così basi solide che lo accompagneranno per tutta la carriera.
Carriera tra palco e schermo
Micheli non si è mai fatto ingabbiare in un ruolo fisso. La sua cifra è stata proprio la varietà: cabaret, commedie leggere, televisione, cinema e spettacoli scritti e interpretati di suo pugno.
A teatro ha ottenuto grande successo con Mi voleva Strehler, monologo che negli anni è diventato un piccolo cult, replicato senza sosta persino all’estero. In televisione il pubblico lo ha conosciuto nei varietà degli anni ’80 e in programmi come Al Paradise o Il delitto è servito, dove la sua ironia era inconfondibile.
Anche il cinema lo ha accolto più volte: ha lavorato con registi del calibro di Ettore Scola e Dino Risi, portando sul grande schermo la sua comicità intelligente, capace di far sorridere e riflettere.
Nel 1999 è arrivato anche un riconoscimento ufficiale: il Presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un titolo che ha suggellato la sua lunga carriera artistica.
Vita privata
Quando si parla della sua sfera personale, Micheli ha sempre mantenuto grande riservatezza. In passato è stato sposato con l’attrice Daniela Nobili, dalla quale ha avuto un figlio, Guido. Dopo quella separazione, nella sua vita è arrivata una nuova compagna che si è rivelata il vero grande amore.
L’amore con Benedicta Boccoli
Dal 1998 è legato a Benedicta Boccoli, attrice e showgirl. Una storia costruita giorno dopo giorno, senza la necessità di condividere tutto: niente convivenza obbligata, ognuno con i propri spazi e ritmi. Una scelta che per molti appariva insolita, ma che ha permesso alla coppia di restare unita per quasi trent’anni.
Il 28 agosto 2025 la svolta: Micheli e Boccoli hanno deciso di sposarsi. Un matrimonio celebrato a Roma, lontano dai riflettori, e tenuto nascosto fino all’ultimo. Solo le pubblicazioni in Comune e un post social di Benedicta hanno confermato la notizia. Con la consueta ironia, Micheli ha commentato dopo la firma: “L’unica cosa che mi preoccupa è la prima notte di nozze”.
Curiosità
- Micheli si definisce ateo, ma non nasconde una certa ammirazione per chi riesce a credere.
- Con Benedicta ha condiviso più volte il palcoscenico, in commedie come Buonanotte Bettina.
- Nel 2024 è tornato al cinema con il film Il punto di rugiada, confermando di non avere nessuna intenzione di smettere.
FAQ su Maurizio Micheli
Quanti anni ha Maurizio Micheli?
È nato il 3 febbraio 1947 e oggi ha 78 anni.
Chi è la moglie di Maurizio Micheli?
Dal 2025 è sposato con Benedicta Boccoli, sua compagna da quasi tre decenni.
Maurizio Micheli ha figli?
Sì, un figlio di nome Guido, nato dal matrimonio con Daniela Nobili.
Cosa fa oggi Micheli?
Continua a recitare a teatro e a partecipare a produzioni cinematografiche.
Dove vive?
Si divide principalmente tra Roma e Milano, senza mai allontanarsi troppo dal mondo dello spettacolo.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore
