Il medico bresciano avrebbe compiuto settantatré anni il prossimo mese e ha curato una miriade di persone, più o meno famose. Certamente era conosciuto soprattutto grazie al fatto che molti atleti si fossero affidati esclusivamente alle sue cure. Brescia e Cremona si trovano unite quest’oggi in un cordoglio profondo.
Il lavoro accurato di Terragnoli
L’ortopedico ha sottoposto alla propria cura diversi campioni. Uno di questi è Marco Pantani. Il ragazzo venne preso in cura e rimesso in sesto dopo incidenti delicati. Potremmo però anche nominare Francesco Nibali, il ciclista che dopo l’infortunio alle Olimpiadi fece ritorno a casa con Matteo Renzi. Venne operato il giorno successivo alla clavicola dal luminare stesso.
Terragnoli ha raggiunto la pensione lo scorso anno, svolgendo come ultima tappa il proprio ruolo in una Poliambulanza. Flavio ebbe un malore durante una vacanza trentina tempo fa e non si riprese mai del tutto. Ci lascia direttamente dal reparto di terapia intensiva di un ospedale bresciano.
Il ricordo sul posto di lavoro
La Fondazione Poliambulanza ha espresso il proprio dispiacere, raccontando come sia stato lavorare insieme a Terragnoli. L’uomo ha rappresentato un punto di riferimento per l’intera comunità nazionale, entrando nella storia grazie alle sue conoscenze. Gli si dà merito di aver contribuito alla creazione di una sede distaccata ed essere prodigato per far crescere l’ambito ospedaliero locale, dirigendo la sua unità con grandi capacità e soprattutto tantissima umanità.
Il comunicato termina con una promessa silenziosa a Flavio: l’intero poliambulatori continuerà a promuovere una sanità sicura ed empatica, nella speranza di mantenere la grande eredità intellettuale che il medico ha lasciato loro, continuando ad usare i suoi insegnamenti come fonti di ispirazione costanti e quotidiani.
Il cordoglio generale e delle pubbliche amministrazioni
Il lavoro svolto dal dottore è testimoniato dalla grandissima quantità di pazienti che negli anni si sono affidati alle sue cure, rappresentando davvero una certezza all’interno dei reparti in cui ha lavorato, a livello locale, ma anche nazionale. I messaggi di dispiacere da parte delle città sono numerosi, impossibili da contare.
L’ex sindaco Daldoss, ne descrive un ritratto trasudante di straordinaria preparazione. Fu anche, tra l’altro, un suo paziente in qualità di ex atleta di rugby. Anche la prima cittadina di Brescia, la Castelletti, assieme alla giunta ha espresso il suo dispiacere. Vantando anche lei tutte le qualità che oramai suonano riduttive di fronte al grande contributo fornito dal chirurgo. Distinguendo sempre ogni paziente, trattandolo con l’unicità che merita chi sta male e conservando un’importante pacatezza.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
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