Ritrovato un cadavere a Napoli: aperte le indagini sul cinquantenne

Giorgia Tedesco

E’ di ieri il ritrovamento di un corpo. La scoperta è avvenuta in via Andrea D’Isernia. Le indagini della sezione investigativa di Napoli sono in corso. L’uomo, di cui ancora non si conosce l’identità, sembra essere un nordafricano più o meno cinquantenne.

Trovato il corpo di un nordafricano nel quartiere di Chiaia

Nella serata di ieri, a centro del quartiere Chiaia, è stato trovato un cadavere. Non sono state riferite le generalità della vittima, in quanto ancora non si sa ancora di chi si tratti. Sono state immediatamente avviate le indagini per fare luce sull’episodio.

I militari dell’arma, il nucleo investigativo e i carabinieri di Posillipo si sono recati sulla scena del crimine per eseguire tutti i rilievi necessari. La macabra scoperta ha gettato sconcerto all’interno del cuore cittadino. Verrà disposta l’autopsia per identificare la causa della morte dell’uomo.

L’ipotesi di omicidio: acquisite le immagini dalle telecamere

Le forze dell’ordine sono state avvisate grazie da una telefonata da parte di un cittadino, particolarmente scosso. L’uomo ha chiesto alle autorità di recarsi velocemente sul posto, perché aveva trovato un cadavere. Una volta arrivate, purtroppo, le forze dell’ordine hanno constatato la veridicità di quanto appreso. L’uomo ormai non c’era più.

Una prima ricostruzione suggerisce che l’uomo sia stato ucciso in seguito ad una lite e sembra che nessun’arma sia stata utilizzata durante l’aggressione. Perciò potrebbe trattarsi di un omicidio a mani nude. I militari, sotto la direzione della Procura, stanno acquisendo tutte le registrazioni delle videocamere nella zona, in modo da ricostruire nel dettaglio l’assassinio.

Il problema dell’identità

Quando accadono eventi del genere uno dei problemi più grandi è l’assenza dei documenti della vittima. Come ricorderete è di solo qualche settimana fa la notizia di un ragazzo indiano morto nel centro storico di Gioiosa Superiore, in Calabria, anche lui senza documenti. Anche se è sicuramente un evento che si verifica maggiormente nelle grandi città.

Questo comporta difficoltà a livello burocratico e a livello emotivo. Se si tratta di un’immigrazione irregolare diventa impossibile avvertire le famiglie dei defunti e diventa obbligatorio seppellirli in tombe anonime. Situazione intaccata anche da questioni di spazio all’interno dei cimiteri locali.

La mancanza di fondi adibiti alla costituzione di un personale qualificato è un altro grande dramma burocratico, perché é chiaro che con questi numeri in aumenti sarebbe necessario un nucleo in ogni città che si occupi esclusivamente di queste dinamiche. Considerandone la complessità, il problema viene gestito spesso con lentezza, aggravandone le situazioni che si presentano come appendici di una crisi molto più ampia. Umanitaria e disarmante.