Michel Odent: a pochi giorni dalla sua morte ricordiamo la vita dello straordinario chirurgo e medico dell’amore

Giorgia Tedesco

Una carriera di vocazione la sua. Odent, l’uomo che ha prestato servizio come chirurgo di guerra per tantissimi anni, ci ha lasciato pochi giorni fa, il diciannove agosto, alla bellissima etĂ  di novantacinque anni.

Ripercorriamo insieme la storia di un uomo che ha usato la propria vita al servizio dell’umanitĂ .

L’amore per i bambini e la formazione di Odent

Michel presta servizio in Guinea e in Algeria, sotto le bombe, durante la guerra. Dopo quest’esperienza dirige per quasi venticinque anni il reparto dei nascituri e delle degenti del Pithiviers, in Francia. Il piccolo ospedale ospita uno dei maggiori avanguardisti della medicina neonatologica.

Questi anni sono stati essenziali nel plasmare l’interesse crescente di Odent per la ricerca sulla salute delle nascite. Crea la salle souvage, ambiente che lo renderĂ  intramontabile. Si tratta di una camera che funge da transizione tra un parto ospedaliero ed uno in casa.

Nell’85 si trasferisce a Londra, dove fonda il Primal Health Research Center. La medicina di Odent è incentrata sul parto in vasca e sul parto attivo, esperienze direttamente collegate all’idea di salute primale, e non solo, sono anche inscindibili dal concetto di assistenza sanitaria di base, concetto esplicato nell’Attestato di Alma.

La salute dei neonati fin dal concepimento: la teoria primale di Michel

Michel identificò la salute del periodo primale con quello perinatale, collocando questo tempo, che va dal concepimento al primo anno del nascituro, dalla endogestazione alla esogestazione. Il chirurgo riteneva che il modo in cui si concepisce, in cui si allatta, il rapporto madre-neonato, fossero elementi fondamentali e che comportano degli effetti a lungo raggio sull’equilibrio mentale e fisico del bambino che un giorno diverrĂ  un adulto.

Odent riprende le teorie di Leboyer e le amplia, convinto sostenitore anche lui del parto naturale in contrasto con il crescente uso dei cesarei. Convinti entrambi che riscoprire le origini animalesche insite nell’essere umano possa valorizzare diritti ecologici a favore di una conservazione della nostra specie, rispettando anche il concetto di natura.

Un’idea innovativa e animalesca per salvare la specie

Michel inoltre era estremamente convinto che il percorso sociale umano stesse trascurando un concetto fondamentale di amore, vedendolo come un rivoluzionario potenziale che utilizzato come strategia fungerebbe da fattore per la sopravvivenza umana. Odent supera i concetti di prepotenza umana sulla natura, reputandoli inutili per la sua salvaguardia.

Facendo coesistere i dati estrapolati dalla biologia e da altre discipline Michel sostenne l’idea che un miscuglio di ormoni, come le endorfine, possano aiutare l’attaccamento che avviene fra una madre e un figlio. Queste furono le basi che sostennero le sue idee di amore come concezione di strategia volta al mantenimento degli uomini. Rappresentando la base per la nascita e il nutrimento del bambino fin dal suo concepimento.

Odent ha spiegato bene tutte le sue teorie in una serie di pubblicazioni, come Ecologia della Nascita, Abbracciamolo subito! I veri bisogni del bambino e della mamma e Nascere nell’era plastica.

La vita privata del medico dell’amore

Michel ebbe due figlie nella sua vita, da due donne diverse. La prima moglie era Catherine Kauperman, anche lei dottoressa, e insieme ebbero Alice; poi sposò la ricercatrice e scrittrice Lois Wilson, grande conoscitrici dei diritti sessuali e umani. Con Lois ebbe un’altra bambina, di nome Emilie.

Quest’uomo ha rappresentato per l’intero mondo della medicina il ruolo di una della piĂą grandi personalitĂ  rilevanti del campo, in grado di unire insieme concetti di avanguardia e primitivitĂ . Cooperando sempre in favore dei pazienti, grandi e piccoli, lavorando fino agli ultimi anni della sua vita per il mestiere e la scienza in cui ha sempre creduto, come portatore di un credo indissolubile.