Chi era Mario Fabbro, l’operaio morto nel cantiere di Pinzolo: età, cause, azienda e cosa è successo

Serena Comito

Chi era Mario Fabbro, l'operaio morto nel cantiere di Pinzolo: età, cause, azienda e cosa è successo


Mario Fabbro, 61 anni, è morto dopo un malore improvviso mentre lavorava in un cantiere a Giustino, in Val Rendena, dove si stava realizzando la nuova circonvallazione di Pinzolo.

E se ti dicessimo che Mario stava ancora dentro all’escavatore quando ha capito che qualcosa non andava?
“Non ci vedo più, mi sento male”, ha detto ai colleghi prima di scendere dal mezzo e accasciarsi.

Pochi minuti dopo, il buio.

Chi era Mario Fabbro: una vita di lavoro, nel silenzio

Chi ha lavorato con lui lo descrive come un uomo che non ha mai fatto mancare il proprio impegno, nemmeno nei giorni più duri.

Mario era originario di Castello Tesino e viveva a Pergine Valsugana, in provincia di Trento. Lavorava da anni per la Alpin srl, una delle imprese impegnate nel maxi progetto per la variante di Pinzolo.
Era parte del Consorzio Sac Costruzioni dal 2013. Un decennio di scavi, ruspe, cantieri, senza mai tirarsi indietro.

Nessuno si aspettava che il suo cuore avrebbe ceduto proprio lì, tra terra, polvere e rumori di motori.

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Cosa è successo nel cantiere: dinamiche e testimonianze

È successo tutto nel pomeriggio di lunedì 18 agosto.
Mario era al lavoro con un escavatore quando ha iniziato a sentirsi male. Ha avuto la lucidità di fermarsi e scendere dal mezzo, evitando conseguenze peggiori per sé e per gli altri.

I soccorsi sono stati immediati. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco volontari, un’ambulanza e l’elicottero del Suem. È stato trasportato d’urgenza al Santa Chiara di Trento, dove ha lottato per un giorno intero.
È morto martedì 19 agosto.

Secondo alcune testimonianze raccolte dalla stampa locale, le condizioni di lavoro nel cantiere erano molto dure.
Un ex collega ha parlato di turni di 12 ore, cabine senza aria condizionata, gomme lisce, finestrini rotti.
Un quadro che, se confermato, apre interrogativi pesanti su come si lavora davvero nei grandi cantieri pubblici.

Indagini, azienda e responsabilità

Come da prassi, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. L’amministratore unico della Alpin srl è stato iscritto nel registro degli indagati, in un atto dovuto per permettere accertamenti.
È stata disposta l’autopsia e sequestrato l’escavatore che Mario stava utilizzando.

I tecnici della Uopsal (Unità operativa prevenzione e sicurezza sul lavoro) stanno verificando ritmi, condizioni e turni del cantiere.

Nel frattempo, i sindacati hanno alzato la voce.
Cgil, Cisl, Uil e Fillea Cgil hanno chiesto più controlli e prevenzione, soprattutto nei casi in cui ci siano più imprese e subappalti.

Il ricordo del Consorzio Sac

La sua azienda lo ha ricordato con parole semplici, ma forti:
“Un esempio di impegno, serietà e correttezza. Un patrimonio di esperienza e umanità.”

Era una figura stimata, rispettata, presente.

FAQ su Mario Fabbro

Quanti anni aveva Mario Fabbro?
Aveva 61 anni.

Dove è morto?
Nel cantiere per la nuova circonvallazione di Pinzolo, a Giustino (Trentino).

Di cosa è morto?
Di un malore improvviso, probabilmente un infarto. Sarà l’autopsia a confermare la causa esatta.

Per chi lavorava?
Per la ditta Alpin srl, inserita nel Consorzio Sac Costruzioni.

Ci sono indagini in corso?
Sì. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e sono in corso accertamenti tecnici sulla sicurezza del cantiere.