Cos’è il Leoncavallo e perché questa mattina è stato sgomberato | Storia, centro sociale

Roberto Rossi

leoncavallo

Mattinata piuttosto movimentata a Milano: le forze dell’ordine stanno infatti dando seguito allo sfratto del Leoncavallo, lo storico centro sociale di via Watteau, occupato da 31 anni e al centro di una lunga disputa giudiziaria.

Sebbene le notizie siano ancora frammentate (non è chiaro quante persone vi siano al suo interno e alcune delle porte risultano sbarrate), l’intervento è attualmente in corso di esecuzione e un nutrito gruppo di persone si è recato sul luogo.

Cos’è il Leoncavallo

Il Leoncavallo è un centro sociale nato negli anni ‘70, riaperto in via Watteau nel 1994. per decenni è stato uno dei luoghi simboli della controcultura milanese: qui hanno avuto luogo concerti, attività sociali, iniziative politiche e tanto altro ancora, mobilitando un gran numero di sostenitori e di simpatizzanti.

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I tentativi di sgombero

Non è la prima volta che si cerca di liberare lo spazio di via Watteau, al centro di una lunga battaglia giudiziaria. Negli ultimi 20 anni, per esempio, erano stati programmati decine di tentativi di sgombero, ma nessuno di questi è stato funzionale. L’ultimo, che era stato previsto due settimane fa, era andato a vuoto per l’assenza di forza pubblica.

Ora, invece, un intervento che sembra essere più mirato e incisivo, e che sembra essere stato incentivato dalla sentenza della Corte d’appello dello scorso 9 ottobre 2024, che ha condannato il Ministero dell’Interno a risarcire con oltre 3 milioni di euro i proprietari dell’area.

La condanna si riferiva proprio al fatto che negli ultimi 20 anni non si era riusciti a sgombrare l’area.

Cosa succederà ora?

Rimane ora da capire quali saranno i prossimi passi. Quel che è noto è che l’associazione aveva manifestato il proprio interesse per un immobile comunale di via San Dionigi quale possibile altra sede del centro sociale. Non si è però arrivati ad alcuna soluzione concreta.