Conor McGregor non è mai stato soltanto un atleta. È un personaggio che brucia le luci della ribalta, un uomo capace di trasformare ogni gesto in spettacolo. Lo amano, lo odiano, lo criticano: di sicuro, nessuno resta indifferente.
E se negli ultimi mesi non si è parlato tanto dei suoi colpi, a far rumore sono state le sue dichiarazioni, insieme a processi e sponsor che gli hanno voltato le spalle.
Dublino, le radici di un campione
Crumlin, periferia di Dublino. È lì che il 14 luglio 1988 nasce Conor Anthony McGregor. Da ragazzo fa l’idraulico. Un lavoro qualsiasi, una vita qualunque. Ma la boxe prima e l’MMA poi gli cambiano il destino.
Dal 2008 inizia a farsi notare nei circuiti locali. Nel 2015, con un sinistro devastante, manda al tappeto José Aldo in appena 13 secondi. Il mondo lo conosce in quell’istante. L’anno dopo diventa leggenda: primo nella storia dell’UFC a indossare due cinture contemporaneamente, pesi piuma e leggeri.
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Ricchezza e show: il match con Mayweather
Lo chiamano “The Notorious” non solo per il suo modo di combattere, ma per come parla. Arrogante, provocatorio, magnetico. E quando nel 2017 sfida Floyd Mayweather Jr., il risultato è un evento da record.
Perde, sì, ma incassa una fortuna: oltre 5 milioni di Pay Per View venduti. Da lì in poi McGregor non è più soltanto un lottatore: è un marchio. Whiskey Proper No. Twelve, abbigliamento, sponsor. Forbes nel 2021 lo mette in cima alla lista degli sportivi più ricchi al mondo, con circa 180 milioni di dollari guadagnati in un anno.
Non è incredibile? Guadagnare più di Messi e Ronaldo pur senza combattere regolarmente.
Ombre e cadute: i processi
Ogni leggenda ha il suo lato oscuro. McGregor ha accumulato negli anni arresti e denunce: risse, aggressioni, problemi alla guida. Ma la vicenda più pesante arriva nel 2024, quando un tribunale civile irlandese lo condanna per violenza sessuale avvenuta nel 2018. Risarcimento milionario.
Le conseguenze sono immediate: catene di supermercati ritirano il suo whiskey, sponsor e partner commerciali chiudono i rapporti. Una caduta d’immagine che avrebbe distrutto chiunque. Eppure, lui resta lì. Seguito, discusso, sempre al centro della scena.
Le parole che infiammano la politica
Non bastavano i processi. A marzo 2025 McGregor vola alla Casa Bianca e pronuncia frasi che scatenano un terremoto: l’Irlanda, secondo lui, starebbe “perdendo la propria identità a causa dell’immigrazione”.
Il primo ministro irlandese lo attacca duramente, ma una parte della popolazione lo applaude. McGregor si conferma divisivo anche fuori dall’ottagono. Non è curioso? Usa le parole come colpi. Precisi, diretti, impossibili da ignorare.
Obiettivo 2026: tornare nell’UFC
La carriera sportiva non è finita. Dopo l’infortunio alla gamba nel 2021 e quello al piede che lo ha fermato nel 2024, Conor pubblica video di allenamenti, persino a bordo del suo yacht. Ha ricominciato i test antidoping e l’idea è chiara: rientrare.
Non in un match qualsiasi. Punta al 4 luglio 2026, in occasione del 250° anniversario degli Stati Uniti, con un evento UFC storico, addirittura alla Casa Bianca.
Il presidente UFC Dana White ha confermato: “Conor ha ancora due incontri da disputare. Vuole davvero tornare”.
Vita privata: tra famiglia e lusso
Accanto a lui c’è sempre stata Dee Devlin, compagna di una vita e madre dei suoi tre figli. McGregor mostra spesso sui social momenti di famiglia, alternati a immagini di auto di lusso, jet privati, vacanze esclusive.
L’Italia occupa un posto speciale: qui ha trascorso vacanze, eventi mondani e persino il battesimo di un figlio. Un dettaglio che rivela un lato più intimo, meno aggressivo di quello visto sul ring.
Domande frequenti
Quanti anni ha Conor McGregor?
È nato nel 1988, ha 37 anni.
Chi è la sua compagna?
Si chiama Dee Devlin, con cui ha tre figli.
Quali frasi recenti hanno fatto discutere?
Quelle pronunciate alla Casa Bianca sull’immigrazione e l’identità irlandese.
Tornerà davvero a combattere?
Sì, ha fissato l’obiettivo del 4 luglio 2026.
Che fine ha fatto il suo whiskey Proper No. Twelve?
Dopo la condanna civile, l’azienda ha preso le distanze e diversi distributori lo hanno ritirato dal mercato.
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