Chi è Livio Macchia jr, il figlio di Livio Macchia: malattia, oggi, Meledugno

Beatrice Verga

Livio Macchia jr, figlio di Livio Macchia

Giornata di lutto, questo martedì 29 luglio, per il mondo della musica italiana: è infatti venuto a mancare Livio Macchia, anima della band I Camaleonti.

Affetto da una malattia incurabile, viveva da tempo a Meledugno, cittadina del Salento che gli ha tributato un toccante omaggia.

Livio Macchia ha lasciato in ereditĂ  tantissime canzoni immortali – giusto per citare alcuni di questi brani, ricordiamo Applausi, ma anche L’Ora dell’Amore, geniale cover di A Wither Shade of Pale, successo planetario dei Procol Harum – ma anche il talento del figlio, pure lui musicista.

Livio Macchia jr, il talento per la musica scritto nel nome

I dettagli noti in merito a Livio Macchia jr riguardano soprattutto la musica. Figlio di Macchia e Renata Simoncini, nel 2009 ha esordito con la band Swami, progetto nato in quella che, nel corso di un’intervista di quell’anno, l’artista ha definito la Seattle d’Italia, quella zona dell’hinterland milanese sospesa tra le nebbie di Cinisello Balsamo e l’operositĂ  di Sesto San Giovanni dove, negli anni ’90, andava di gran moda la musica underground.

Il percorso del padre ha influenzato la sua arte? Assolutamente sì, ma si tratta di una conseguenza naturale se si pensa al fatto che, fin da giovanissimo, Livio Macchia jr ha seguito il padre nel corso delle sue tournee.

Nel corso degli anni, il musicista si è cimentato anche dietro la macchina da presa. Ha infatti diretto un docufilm sulla band italiana, in occasione dei 60 anni dal loro debutto discografico.

Un momento speciale delle riprese? Il regalo del sitar che suonava il padre a Mario Lavezzi, che è stato, come voce e chitarra, uno dei componenti della band tra il 1966 e il 1968 (è stato lo stesso artista e produttore 77enne, ancora oggi molto attivo, a ricordare su Facebook il commovente dono, pubblicando alcune foto che lo vedono suonare lo strumento).