Qual è stato il primo miracolo annunciato da Papa Leone XIV: la storia di un neonato tornato alla vita in Rhode Island

Serena Comito

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Qual'è stato il primo miracolo annunciato da Papa Leone XIV: la storia di un neonato tornato alla vita in Rhode Island

A volte succede qualcosa che ti spiazza. Non perché sia inspiegabile, ma perché tocca qualcosa di profondo, quasi dimenticato: la fede. Non una fede da catechismo, ma quella che si attacca alla vita quando non resta più niente. È successo davvero. A Pawtucket, negli Stati Uniti. In un ospedale qualunque, in una stanza qualunque. E oggi, quel fatto è stato dichiarato ufficialmente un miracolo da Papa Leone XIV.

Un miracolo. Il primo del suo pontificato.

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Un neonato, un cuore che si ferma, un’ora di silenzio

Era il 2007. Una donna incinta entra al Memorial Hospital di Rhode Island. Qualcosa non va: il battito del feto è rallentato in modo pericoloso. I medici decidono per un’induzione d’urgenza. Il bambino nasce, ma non respira. Non piange. Non si muove. Il cuore è fermo.

Scatta la rianimazione: massaggi, ossigeno, protocolli d’emergenza. Un’ora intera di tentativi. Nulla. I medici iniziano a perdere la speranza. Il piccolo viene considerato clinicamente morto. Eppure, qualcosa cambia. Lentamente. Impercettibilmente. Il cuore riparte.

Nessuna lesione. Nessun danno cerebrale. Il neonato è salvo. Vivo. Intero.

L’intercessione di un sacerdote spagnolo dimenticato

La famiglia, profondamente credente, attribuisce tutto all’intercessione di Francesc Salvador Valera Parra, un sacerdote spagnolo dell’Ottocento vissuto tra il 1816 e il 1889. Un uomo semplice, oggi poco noto, ma per loro già un santo.

A distanza di anni, quella vicenda viene esaminata con metodo e rigore dal Vaticano. Cartelle cliniche, testimonianze, perizie. Fino alla decisione finale.

Il 20 luglio 2025, Papa Leone XIV firma il decreto: il miracolo è riconosciuto ufficialmente. È il primo del suo pontificato.

Un segnale potente in un tempo scettico

Che cosa significa tutto questo oggi, in un’epoca dove tutto deve essere spiegato, provato, scientifico? Forse proprio questo: che qualcosa può ancora sorprenderci. Che c’è spazio, da qualche parte, per l’impossibile.

Papa Leone XIV non ha usato parole teatrali. Ha parlato di “fede silenziosa”, di “presenza che agisce anche quando sembra tutto perduto”. Parole leggere, eppure forti. Perché oggi, in mezzo a guerre, sfiducia, algoritmi e razionalità esasperata, un neonato tornato in vita è diventato simbolo di qualcosa che va oltre la cronaca.

E se fosse successo a te?

Ti immagini lì, in quella stanza? A guardare un figlio che non respira da un’ora, e poi – quando ormai tutto sembra finito – vedere un battito ripartire? Non è facile da capire. E forse non serve capirlo.

Serve sentirlo.

Domande frequenti sul primo miracolo riconosciuto da Papa Leone XIV

Chi era il sacerdote legato al miracolo?
Francesc Salvador Valera Parra, sacerdote spagnolo vissuto tra il 1816 e il 1889, noto per la sua dedizione alla carità e alla preghiera.

Dove è avvenuto il miracolo?
Al Memorial Hospital di Pawtucket, nello Stato di Rhode Island (USA), nel 2007.

Cosa è successo esattamente?
Un neonato nato in condizioni critiche è rimasto privo di battito e segni vitali per circa un’ora. Dopo i tentativi rianimatori, si è ripreso inspiegabilmente, senza danni cerebrali.

Perché è considerato un miracolo?
Perché non ci sono spiegazioni mediche sufficienti che giustifichino una ripresa vitale completa dopo un tempo così lungo in assenza di ossigeno.

Quando è stato riconosciuto ufficialmente?
Il 20 luglio 2025, con decreto firmato da Papa Leone XIV.