Non ha mai cercato la fama. E forse è proprio questo il dettaglio che lo rende interessante. Antonello Noschese è figlio di uno dei personaggi più imitati e inimitabili della televisione italiana: Alighiero Noschese. Ma a differenza del padre, lui ha scelto di restare dietro le quinte.
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Un cognome che pesa
Antonello nasce nel 1966, da Alighiero e dalla sua prima moglie Edda De Bellis. È il loro primo figlio. Due anni dopo arriverà la sorella, Chiara. Crescono insieme, almeno finché la famiglia tiene.
Nel 1974 i genitori si separano, e quell’evento segna un prima e un dopo. Il padre continua la sua carriera fulminante in TV, la madre si occupa dei figli. L’ambiente è quello dello spettacolo, certo, ma per Antonello non sarà mai un palcoscenico.
Niente imitazioni, ma voce sì
Chi si aspettava di vederlo in scena, magari a imitare i potenti come il padre, ha sbagliato strada. Antonello preferisce il microfono, ma senza pubblico.
Fa il doppiatore, lavora nel mondo del suono, dello speech, dei film. Parla, dà voce, ma senza apparire. È un mestiere che richiede tecnica, ascolto, pazienza. E lui ci si è ritagliato il suo spazio, senza cercare l’applauso.
Una famiglia d’arte (silenziosa)
La sorella Chiara Noschese è invece più visibile: attrice, regista, presente in teatro e in tv. I due hanno preso strade diverse, ma partendo dallo stesso punto: un’infanzia segnata da un padre molto famoso, e da un nome che tutti conoscono.
Antonello ha sempre scelto il basso profilo. Nessuna intervista, nessuna ospitata. Chi lo conosce lo descrive come gentile, concreto, riservato. E in un mondo che urla, questa è già una notizia.
Domande frequenti su Antonello Noschese
Chi è Antonello Noschese?
È il figlio maggiore di Alighiero Noschese, nato nel 1966. Lavora come doppiatore.
Di cosa si occupa oggi?
Fa il doppiatore. Lavora nel mondo del suono, ma senza mai esporsi.
Chi sono i suoi familiari?
È figlio di Alighiero Noschese ed Edda De Bellis. Ha una sorella, Chiara, nata nel 1968.
Appare in pubblico?
No. È una figura molto riservata e non ama i riflettori.
Ha seguito le orme del padre?
Solo in parte: lavora con la voce, ma ha evitato lo spettacolo diretto.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






