Il nuovo Conto Termico 3.0 è pronto a partire. Dopo mesi di bozze, pareri e rinvii, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto il 4 agosto 2025, con l’ok della Conferenza Unificata arrivato il giorno successivo.
Ora la domanda è una sola: quando diventerà operativo e chi potrà usufruirne?
Le tempistiche da segnare in agenda
Il testo è in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che secondo le previsioni dovrebbe arrivare tra settembre e ottobre. Da lì scatteranno i tempi tecnici:
il decreto entrerĂ in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione;
il portale GSE, necessario per presentare le domande, sarà aggiornato entro 60 giorni dall’entrata in vigore.
Se i tempi saranno rispettati, il nuovo Conto Termico sarĂ davvero operativo verso la fine del 2025, con piena accessibilitĂ agli incentivi tra dicembre e i primi mesi del 2026.
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Chi potrĂ accedere
La platea dei beneficiari è più ampia rispetto al passato:
Pubbliche Amministrazioni, comprese scuole, ospedali, comuni, societĂ in house e istituti case popolari;
Enti del Terzo Settore, come associazioni e cooperative sociali;
Privati cittadini, imprese e condomìni;
ComunitĂ Energetiche Rinnovabili e configurazioni di autoconsumo collettivo.
Un cambiamento significativo, che estende l’accesso a categorie finora escluse da molti interventi.
Interventi e edifici ammessi
Il Conto Termico 3.0 incentiva un ventaglio di lavori che vanno dalla produzione di energia rinnovabile agli interventi di efficienza energetica. In particolare:
sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore ad alta efficienza;
installazione di solare termico;
isolamento e coibentazione, infissi e schermature solari (in particolare per il terziario e la PA);
sistemi di accumulo e colonnine di ricarica, ma solo se abbinati alla sostituzione dell’impianto termico con pompa di calore;
fotovoltaico incentivato se integrato con la pompa di calore.
Per il residenziale privato la prioritĂ resta sulle tecnologie legate alle rinnovabili, mentre gli interventi di efficienza pura si concentrano sugli edifici non residenziali.
I requisiti richiesti
Gli incentivi non sono automatici: servono requisiti precisi.
Ogni tecnologia deve rispettare valori minimi di efficienza fissati dal decreto.
Alcuni interventi, come il fotovoltaico o le colonnine di ricarica, sono ammessi solo se realizzati insieme alla sostituzione dell’impianto termico.
Gli edifici devono appartenere a categorie catastali specifiche, con esclusioni per alcune tipologie.
Le spese ammissibili comprendono fornitura e posa, ma anche progettazione, diagnosi energetiche e APE.
Incentivi e massimali
Il budget complessivo è di 900 milioni di euro l’anno, divisi in:
400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni;
500 milioni per privati e altri soggetti.
Le percentuali di copertura arrivano:
fino al 65% delle spese nella maggior parte dei casi;
fino al 100% per scuole, ospedali ed edifici pubblici situati nei piccoli comuni.
Se l’incentivo è inferiore a 15.000 euro, il rimborso può essere versato in un’unica soluzione. Per importi maggiori è previsto il pagamento rateale, spalmato da due a cinque anni.
Perché è diverso dal Conto Termico 2.0
Le differenze non sono di poco conto. L’apertura al terziario privato, criteri tecnologici più stringenti e l’abbinamento obbligato di alcuni interventi disegnano un sistema più selettivo ma anche più incisivo. L’obiettivo è chiaro: accelerare la decarbonizzazione e spingere la riqualificazione del patrimonio edilizio, soprattutto nei piccoli comuni e nei servizi pubblici essenziali.
Il Conto Termico 3.0 è la nuova frontiera degli incentivi per l’efficienza energetica e le rinnovabili. Non resta che attendere la pubblicazione in Gazzetta per dare il via libera alla fase operativa. Per famiglie, imprese e PA sarà l’occasione di pianificare interventi concreti, contando su contributi importanti e su regole finalmente più chiare.
FAQ sul Conto Termico 3.0
Quando diventerĂ operativo?
Circa 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevista tra settembre e ottobre 2025.
Chi potrĂ beneficiarne?
PA, enti del Terzo Settore, privati, condomìni, imprese e Comunità Energetiche Rinnovabili.
Che tipo di lavori sono ammessi?
Pompe di calore, solare termico, isolamento, infissi, fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica (se abbinati a nuovi impianti).
Qual è la percentuale coperta?
Fino al 65% delle spese, con possibilitĂ di arrivare al 100% per scuole, ospedali e piccoli comuni.
Qual è il fondo disponibile?
Un totale di 900 milioni di euro l’anno, divisi tra PA e privati.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






