Rottamazione Quinquies, cambia tutto: 54 rate solo per debiti sopra i 5.400 euro

Serena Comito

Rottamazione Quinquies, cambia tutto: 54 rate solo per debiti sopra i 5.400 euro

La Rottamazione Quinquies entra nel vivo con una novità che cambia gli equilibri: la possibilità di pagare in 54 rate (nove anni) non sarà più per tutti.
Nella bozza della Legge di Bilancio 2026, discussa nelle ultime ore a Palazzo Chigi, è comparsa una soglia minima: solo chi ha debiti pari o superiori a 5.400 euro potrà accedere al piano lungo.

Una modifica che, secondo molti esperti, trasforma l’impianto stesso della misura.

Cosa cambia

Fino a pochi giorni fa, le bozze circolate parlavano di un accesso “universale” alla dilazione in nove anni.
Ora invece il governo ha scelto di limitare la maxi-rateizzazione per garantire maggiore sostenibilità ai conti pubblici e ridurre il rischio di abusi.

In pratica:

  • chi ha debiti inferiori a 5.400 euro potrà chiedere la rottamazione, ma con un piano più breve (da 18 a 36 rate bimestrali);
  • solo i debiti oltre quella soglia accederanno alle 54 rate bimestrali, pari a circa 9 anni di pagamenti;
  • resta l’importo minimo per rata: 100 euro.

Come spiegato da Money.it, la misura serve a “dare più ossigeno alle imprese e ai contribuenti con debiti rilevanti, senza bloccare la riscossione ordinaria dei piccoli importi”.

Un piano a doppia velocità

La Rottamazione Quinquies si muove su due binari: proteggere chi ha debiti medio-grandi e chiudere le vecchie posizioni minori con percorsi più rapidi.
Secondo CreditNews, l’obiettivo politico è duplice: “recuperare risorse in modo graduale e favorire chi, pur in difficoltà, intende rimettersi in regola”.

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta già lavorando a un nuovo portale interattivo per calcolare la rata e verificare l’ammissibilità alla soglia 5.400 euro, che dovrebbe essere operativo entro marzo 2026.

Focus imprese: il coordinamento con la crisi d’impresa

Un altro elemento emerso nella bozza del 6 novembre riguarda le imprese in difficoltà.
Come anticipato da Revisori.it, il governo sta introducendo una compatibilità tra la Rottamazione Quinquies e la composizione negoziata della crisi.
In pratica, chi aderisce alla rottamazione e contemporaneamente avvia una procedura di ristrutturazione aziendale potrà chiedere la sospensione temporanea delle misure cautelari.

Un segnale chiaro verso la logica “second chance” richiesta dall’Unione Europea.

Le prossime tappe

La bozza sarà esaminata in Parlamento entro la terza settimana di novembre, per poi passare all’approvazione definitiva nella Legge di Bilancio.
Solo allora verranno fissate:

  • le date ufficiali di adesione (probabilmente tra marzo e maggio 2026);
  • le modalità di domanda online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione;
  • il calendario delle scadenze della prima rata, prevista per il 30 giugno 2026.

Cosa dicono i commercialisti

Per il Consiglio Nazionale dei Commercialisti, la soglia dei 5.400 euro “può creare disparità tra piccoli e grandi contribuenti”, ma viene considerata “un compromesso accettabile” per non sovraccaricare la macchina fiscale.

Un dottore commercialista contattato da AlphabetCity.it riassume così il sentimento generale:

“Meglio una rottamazione realistica che un’illusione di pace fiscale. Almeno questa volta i tempi sono chiari.”

FAQ aggiornate al 6 novembre 2025

Cos’è la Rottamazione Quinquies?
È la nuova sanatoria fiscale che consente di pagare i debiti con il Fisco senza sanzioni né interessi.

Chi può accedere al piano in 54 rate?
Solo chi ha debiti pari o superiori a 5.400 euro, con rata minima di 100 euro.

Cosa succede se si hanno debiti inferiori?
Si può aderire, ma con piani più brevi (da 18 a 36 rate bimestrali).

Quando parte la misura?
Dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2026, con prime domande attese tra marzo e maggio 2026.

Le imprese in crisi possono aderire?
Sì, e avranno forme di coordinamento con la composizione negoziata.