Chi é Ilaria Cerrina Feroni, la moglie del fumettista Giorgio Forattini? Età, carriera, figlio, perdita, marito

Giorgia Tedesco

Oggi si è spento il celebre Giorgio Forattini, uomo che desideriamo ardentemente ricordare, anche, attraverso l’amata moglie Ilaria Cerrina Feroni.

Chi è Ilaria Cerrina Feroni?

Ilaria è la seconda moglie di Giorgio, e in passato ha più che volentieri offerto uno sguardo intimo sulla vita del celebre vignettista, raccontandone successi e dolori più profondi. Ilaria, appartenente a una famiglia nobile fiorentina, ed è stata accanto a Forattini per quarant’anni, ed è quindi forse la più indicata a tracciarne un ritratto unico.

L’incontro con Giorgio Forattini

I due si incontrarono mentre lei lavorava per Mondadori, condividendo subito un’intesa speciale. Lo ricordò così: “Avrei dovuto organizzare una presentazione per un suo libro, ma era irrintracciabile. Pensavo fosse altezzoso, invece scoprii che era l’opposto: gentile, timido. Fu un colpo di fulmine”. Le loro vite si erano incrociate in un momento di grande sofferenza per entrambi. Giorgio portava ancora il peso della separazione dalla prima moglie e della difficoltà di vedere i figli piccoli. Il dolore più grande arrivò con la morte prematura del secondogenito Fabio, una perdita che lo segnò profondamente. Tuttavia, il talento e il successo professionale, insieme all’amore ritrovato con Ilaria, colmarono in parte quel vuoto.

La carriera del celebre vignettista

Giorgio non è stato solo un vignettista di fama internazionale ma simbolo della satira politica italiana. Autore di oltre 15 mila vignette pubblicate nei principali quotidiani come Repubblica e La Stampa, non ha mai esitato a esprimere scomode verità. Proprio questo impegno gli ha valso critiche, querele e qualche burrasca nella vita personale. Ilaria stessa ammise: “Abbiamo spesso discusso per alcune sue scelte, sperando che cedesse su certi contenuti. Ma non ha mai rinunciato alla sua integrità, anche quando era chiaro che avrebbe provocato problemi”. Le creazioni di Forattini hanno sovente scardinato equilibri dietro al potere: da De Mita ritratto con la coppola mafiosa a Craxi in stivali mussoliniani fino alla Sicilia-coccodrillo raffigurata dopo l’attentato a Giovanni Falcone. Eppure, c’erano figure che accettavano la graffiante ironia con classe.

Andreotti, ad esempio, non solo evitò querele ma lodò scherzosamente il vignettista, attribuendogli parte della propria popolarità. Non tutte le sue opere però sono state vissute con leggerezza. Tra i rimpianti dichiarati da Forattini, spicca una vignetta sul suicidio di Raul Gardini. Un altro disegno finì per causare la rottura della sua collaborazione con Il Giornale: un’illustrazione su Silvio Berlusconi considerata troppo audace. Per Giorgio Forattini l’ironia è sempre stata un’arma potente e un rischio calcolato. La sua storia è il racconto di un uomo che ha scelto di non arretrare mai di fronte alle proprie convinzioni, sorretto dall’amore di una donna e dalla passione per il proprio lavoro.