Marwan Nid Belkacem: i sospetti sulla perdita del diciottenne di Varallo, tutto per una sfida social

Giorgia Tedesco

Cos’è successo a Marwan Nid Belkacem? Morto in seguito a una sfida social? A Varallo si fa strada un terribile dubbio sulla tragica vicenda di Marwan, il giovane trovato senza vita sotto il Ponte della Gula.

Cos’è successo a Marwan Nid Belkacem?

La procura di Vercelli ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio, un passaggio cruciale per approfondire ogni ipotesi legata a questa drammatica storia, ulteriormente complicata da dettagli emersi nelle ore precedenti alla sua scomparsa. Il ragazzo era uscito di casa un pomeriggio di lunedì, dicendo ai genitori che sarebbe andato dal barbiere a Borgosesia.

Da quel momento, si erano perse le sue tracce fino a sabato, quando il suo corpo è stato rinvenuto sotto il ponte della Gula, al termine di lunghe ricerche. Inizialmente, il caso sembrava indicare un gesto volontario. Tuttavia, col passare dei giorni, sono emersi dubbi sempre più insistenti. Un dettaglio particolare ha attirato l’attenzione degli inquirenti: prima di uscire di casa, Marwan aveva cancellato completamente i dati dal suo computer e dai dispositivi personali. Chat, foto, contatti e documenti sono stati rimossi con un reset totale, un gesto che difficilmente può essere attribuito al caso. Questo aspetto rappresenta un elemento chiave nelle indagini.

Gli investigatori, infatti, stanno cercando di capire se il ragazzo sia entrato in contatto con contenuti online pericolosi, magari legati a sfide social o a quelle oscure interazioni che il dark web ogni tanto porta alla luce, esercitando una forte pressione psicologica sui più giovani.

Una vita tutta da scoprire

La famiglia di Marwan ha espresso il suo dolore, lanciando un appello dalla testata locale Notizia Oggi: se qualcuno sa qualcosa, parli. I genitori appaiono increduli e scossi. Per loro tutto sembra inspiegabile. Marwan aveva appena compiuto 18 anni, stava per riprendere gli studi all’istituto Lancia di Borgosesia ed era descritto come un ragazzo con amici, progetti e una quotidianità tranquilla. Non c’è mai stato alcun segnale che potesse far pensare a una fuga volontaria o a un gesto così estremo.

Le indagini continuano con discrezione. Gli inquirenti hanno già disposto l’autopsia per stabilire l’esatto momento del decesso, incrociando i tempi registrati dalle telecamere di sorveglianza della zona con eventuali interazioni avvenute prima della tragedia. Inoltre, si sta approfondendo la rete sociale e digitale del giovane per comprendere se abbia subito pressioni o manipolazioni o se sia stato trascinato in dinamiche virtuali non controllate. La comunità di Varallo resta turbata e attende risposte che tardano ad arrivare.

Domande che urlano risposte

Al momento non ci sono certezze e l’inchiesta aperta non rappresenta una conferma definitiva dell’ipotesi di istigazione al suicidio. Tuttavia, permette agli investigatori di mantenere aperte tutte le possibilità e agire senza precludere alcuna pista. Rimangono interrogativi fondamentali: cosa è accaduto davvero quel lunedì? Perché Marwan ha deciso di cancellare ogni traccia dai suoi dispositivi? Chi lo ha incontrato per ultimo, e quando si è verificato esattamente il decesso? Le risposte a queste domande dipenderanno dagli sviluppi delle indagini nelle prossime settimane. Si spera che gli esiti degli esami e delle analisi tecniche possano finalmente fare chiarezza su questa vicenda dolorosa, consentendo alla famiglia e alla comunità di trovare pace e verità in un momento così difficile.