Perché il 28 novembre 2025 ci sarà lo sciopero generale: motivazioni e cosa succederà

Serena Comito

Perché il 28 novembre 2025 ci sarà lo sciopero generale: motivazioni, settori coinvolti e cosa succederà

Il 28 novembre sarà una giornata delicata per chi si sposta, lavora nei servizi pubblici o ha figli a scuola. Lo sciopero generale è stato proclamato da più sigle sindacali e promette di essere uno dei momenti di protesta più ampi dell’anno.
Le ragioni non sono poche, e alcune toccano direttamente la vita quotidiana dei cittadini: salari, servizi pubblici in affanno, contratti bloccati e scelte politiche sulla spesa militare.

Vediamo, punto per punto, perché si sciopera e quali saranno gli effetti reali sulla giornata di venerdì.

Perché è stato proclamato lo sciopero generale

La protesta nasce da un insieme di fattori che i sindacati considerano ormai non più rimandabili.

Il primo riguarda la manovra economica: secondo i promotori, le misure previste non affrontano in modo concreto il problema dei salari, che da anni non seguono l’aumento del costo della vita.
Molti lavoratori, soprattutto nel pubblico impiego, parlano di stipendi “fermi”, con contratti rinnovati troppo lentamente.

Un’altra motivazione forte è il tema degli investimenti nei servizi pubblici.
Scuola, sanità e PA vivono una condizione di carenza di personale, precarietà e risorse limitate. Lo sciopero chiede fondi aggiuntivi, stabilizzazioni e un piano strutturale per evitare il collasso di interi settori.

Infine, c’è una parte più politica della protesta: diverse sigle contestano l’aumento della spesa militare e il progetto europeo Re-Arm EU, chiedendo una posizione più netta dell’Italia sul conflitto in Palestina e sulle crisi internazionali.

In sintesi: salari, servizi pubblici e scelte politiche internazionali sono i tre pilastri attorno a cui ruota la mobilitazione.

I settori che si fermeranno il 28 novembre

Lo sciopero è definito “generale” perché coinvolge molte categorie. Non tutte aderiranno allo stesso modo, ma l’impatto sarà comunque significativo.

Trasporti

È il settore che preoccupa di più i cittadini.
Potrebbero esserci cancellazioni, ritardi e corse ridotte su:

Per alcune categorie, lo stop inizia già dalla sera precedente.

Scuola

Docenti e personale ATA hanno la possibilità di scioperare per l’intera giornata.
Molte scuole potrebbero garantire soltanto i servizi minimi o la sola sorveglianza.

Pubblica amministrazione e sanità

Nella sanità saranno garantite le prestazioni urgenti, come prevede la normativa.
Nei comuni, negli uffici statali e in altri enti pubblici potranno verificarsi sportelli chiusi o forte rallentamento delle attività.

Settore privato, stampa e telecomunicazioni

Alcune categorie del privato hanno aderito con modalità proprie.
Nell’informazione potrebbero esserci variazioni nei palinsesti radio e TV o rallentamenti nella pubblicazione di notizie.

Cosa devono aspettarsi i cittadini

Il 28 novembre richiederà un po’ di organizzazione, soprattutto per chi si muove con i mezzi.
Ecco cosa potrebbe succedere:

  • spostamenti difficili, soprattutto nelle grandi città
  • servizi pubblici rallentati, con possibili code o chiusure
  • lezioni scolastiche ridotte o sospese, in base all’adesione del personale
  • visite mediche rinviate, tranne quelle urgenti

Non tutte le realtà aderiranno allo stesso modo: molto dipenderà dalle singole città e dai singoli enti.

Perché questo sciopero è diverso dagli altri

La mobilitazione del 28 novembre non riguarda un solo settore, ma una somma di criticità che negli ultimi anni si sono accumulate: salari fermi, servizi pubblici sotto pressione, precarietà e scelte politiche contestate.

È anche una sorta di termometro sociale: un modo per capire qual è il livello di tensione nel Paese in vista delle discussioni politiche del 2026 sulla spesa pubblica e sulla riforma dei servizi.

FAQ

Quali sono i motivi principali dello sciopero?
Salari ritenuti insufficienti, mancanza di investimenti in scuola, sanità e PA, e contestazione dell’aumento della spesa militare.

Come funzioneranno i trasporti?
Sono previsti disagi. Possibili ritardi, cancellazioni e linee ridotte.

Le scuole saranno aperte?
Dipende dall’adesione. Alcune potrebbero garantire solo sorveglianza, altre sospendere le lezioni.

Quali servizi saranno garantiti?
Nella sanità solo le urgenze. Nei trasporti le fasce protette previste per legge.

Lo sciopero riguarda tutto il territorio nazionale?
Sì, anche se l’impatto varierà da zona a zona.