Chi è Riccardo Szumski, la sorpresa delle elezioni regionali in Veneto: storia, percorso e risultati

Serena Comito

Chi è Riccardo Szumski, la sorpresa delle elezioni regionali in Veneto: storia, percorso e risultati

Alle regionali del Veneto 2025 un nome ha attirato l’attenzione più del previsto. Non arrivava dai partiti tradizionali, non era sostenuto da strutture forti né da alleanze elettorali robuste. Eppure, quando sono arrivati i primi dati reali, Riccardo Szumski è diventato il protagonista inatteso dello spoglio. La sua lista, Resistere Veneto, ha superato il 5% su base regionale e in provincia di Treviso si è avvicinata alla doppia cifra. Numeri che obbligano a capire meglio chi sia questo candidato “anti sistema” capace di muovere migliaia di voti senza una macchina politica alle spalle.

Chi è Riccardo Szumski

Riccardo Szumski nasce nel 1952 a Bernal, in Argentina, in una famiglia segnata da una storia complessa e profondamente europea. Suo padre, Tadeusz, era un ufficiale polacco sopravvissuto ai campi di concentramento dopo l’accordo Hitler-Stalin del 1939. Sua madre, Gabriella, giovane veneta, lo raggiunse in Argentina sfidando il parere della sua famiglia. Tornati poi in Veneto, il figlio cresce a Santa Lucia di Piave, dove diventerà medico di Medicina generale e, più avanti, sindaco del paese.

È proprio il suo modo di intendere la professione a renderlo popolare: presenza costante sul territorio, rapporto diretto con i pazienti, poche formalità e molta concretezza. Una figura familiare in un Veneto che, soprattutto nei centri più piccoli, riconosce ancora molto valore al medico “di paese”.

Il ruolo durante la pandemia e la nascita del suo movimento

La notorietà pubblica di Szumski si amplifica durante il Covid. È tra i medici che contestano apertamente alcune indicazioni nazionali, dalla gestione delle cure all’obbligatorietà vaccinale, fino alle restrizioni. Continua a visitare i pazienti come aveva sempre fatto, utilizza protocolli propri e si schiera in più occasioni contro le chiusure.

Questo lo porta ad essere indicato come uno dei punti di riferimento del fronte critico verso le misure governative. Una popolarità che divide, ma che allo stesso tempo crea un seguito molto forte tra chi cercava una voce alternativa. È anche in questi anni che nasce la base del movimento Resistere Veneto, che nel 2025 lo candida come governatore.

Il suo posizionamento è chiaro: autonomia regionale, sanità più radicata sul territorio, distanza dai partiti tradizionali e un’identità veneta più marcata.

La sorpresa delle regionali 2025

Nella notte dello spoglio, la sua lista ottiene risultati nettamente superiori alle aspettative. In particolare:

  • oltre il 5% su base regionale,
  • picchi vicini al 10% in alcune zone della provincia di Treviso,
  • forte riscontro nei comuni dove è più radicata la tradizione autonomista e il voto di protesta.

Il suo è un consenso che arriva “dal basso”, privo della spinta di televisioni, talk show e mega-eventi.
Lui stesso ha commentato così il lavoro della lista:

«Quattro gatti e tanta volontà, abbiamo raccolto 30 mila firme…»

Una frase che restituisce il carattere artigianale e testardo della sua campagna.

La vita privata e la famiglia

Se la parte politica è molto esposta, la vita privata di Szumski negli anni è rimasta più defilata. Oggi però emergono informazioni che completano il quadro umano.
È sposato con Barbara, nata nel 1971. La differenza d’età – 19 anni – non ha impedito alla coppia di costruire un legame solido, nato dopo un lungo corteggiamento iniziato all’inizio degli anni Duemila.
Hanno una figlia, Agnese, oggi di 7 anni.

Il loro matrimonio è stato rimandato tre volte a causa della pandemia, tra restrizioni e tamponi preparati la sera prima delle nozze. Un dettaglio che racconta in modo quasi simbolico il periodo in cui Szumski stava diventando noto come medico dissenziente.

La sua storia familiare include anche un passato migratorio importante, un padre reduce di guerra e una madre che attraversò l’oceano per amore. Un bagaglio che torna spesso nelle interviste, soprattutto quando parla di identità e libertà.

Perché il suo risultato conta davvero

Il successo di Szumski non può essere liquidato come fenomeno locale. Segnala almeno tre tendenze:

  1. parte dell’elettorato veneto non si riconosce più nei partiti tradizionali,
  2. cresce il peso delle liste civiche radicali e identitarie,
  3. il tema della sanità e dell’autonomia resta centrale nel dibattito regionale.

Che si condividano o meno le sue idee, il risultato ottenuto alle urne lo posiziona come protagonista della nuova stagione politica veneta.

FAQ

Quanti anni ha Riccardo Szumski?
È nato nel 1952.

Dove è nato?
A Bernal, in Argentina.

Qual è la sua professione?
Medico di Medicina generale, oggi in pensione ma ancora attivo.

Per quale lista si è candidato?
Per la lista civica Resistere Veneto.

È sposato? Ha figli?
Sì, è sposato con Barbara e hanno una figlia, Agnese.