Cos’è successo ad Andrea Bonera? Aveva 51 anni e lascia la moglie e due figlie. Musicista appassionato, sportivo instancabile, amico generoso e mente straordinaria: così lo ricordano le persone a lui care.
Chi era Andrea Bonera
Andrea, ingegnere meccanico nato nel 1974, è scomparso improvvisamente, lasciando un vuoto profondo nella sua famiglia e nelle comunità di Jalmicco, dove era cresciuto, e di Brazzacco, dove si era trasferito dopo il matrimonio. Gli amici lo descrivono come un uomo eccezionale. Dotato di un’intelligenza fuori dal comune e di una personalità solare.
Dopo l’infanzia trasferita a Jalmicco con i genitori, Andrea aveva costruito a Brazzacco la sua famiglia. Condividendo con essa il suo amore per il movimento e le passioni che lo hanno accompagnato fin da giovane. Come la corsa, le passeggiate in montagna e, negli ultimi anni, la bicicletta.
Un uomo pieno di passioni
Un altro aspetto centrale della sua vita era la musica. Andrea suonava la chitarra acustica e animava le feste di paese con il suo talento. Amava i Dire Straits e il chitarrista Mark Knopfler, riconoscendosi pienamente nello stile del gruppo. Non mancava occasione per intonare brani del trio Frizzi Comini e Tonazzi durante i pranzi con gli amici, portando allegria nei primi pomeriggi primaverili. A scuola si era distinto per una mente brillante che lo aveva fatto emergere sin da subito.
Il ricordo di un caro amico
Francesco Toso, compagno al liceo, ricorda la sua passione per la musica e il suo straordinario talento: “Alla maturitĂ ottenne 60 e lode, un risultato che rifletteva tutta la sua capacitĂ . Non era solo geniale negli studi, ma anche umano e ironico: trasformava ogni momento in qualcosa di unico.” All’universitĂ , seguendo Ingegneria Meccanica indirizzo Energetico, continuò a sorprendere chi lo circondava. Alessio Parisi narra di una memoria prodigiosa: “Conosceva tutto al volo, spesso prima ancora che i docenti terminassero la spiegazione. Per noi era normale chiedere aiuto a lui; così nacque il soprannome Capitano.”
Non stupisce che Andrea si sia laureato nei tempi previsti e sempre con successo. Oltre alla sua integritĂ professionale, in tanti ricordano la dedizione profonda che riservava alla famiglia. Amorevole ma discreto, dimostrava ogni giorno quanto gli stessero a cuore le persone piĂą vicine.
Un dolore instancabile
La sua esperienza nel mondo del lavoro inizia con brevi incarichi presso la Danieli e una fabbrica di cioccolato a Gorizia, per poi approdare alla Pmp Industries tramite un semplice annuncio. Qui ha costruito una carriera solida, grazie alla quale si è guadagnato stima e affetto dai suoi colleghi e collaboratori. In un messaggio ufficiale dell’azienda è stato espresso grande dolore per la perdita: “Ci stringiamo attorno alla famiglia di Andrea. Ogni membro della nostra comunità lavorativa conserva di lui un ricordo speciale.”
Per mantenere vivo il suo spirito solidale, l’azienda parteciperĂ alla 24×1 ora di Telethon, manifestazione a cui Andrea prendeva parte ogni anno con entusiasmo. Tutti correranno con una maglia personalizzata dedicata a lui. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di chi gli voleva bene.
Andrea viene ricordato come un uomo brillante, appassionato e generoso. Un esempio di umanitĂ che rimarrĂ nel cuore di chi lo ha conosciuto. Al momento non si conoscono ancora dettagli sul rito funebre.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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