Chi è Maria Rosaria Boccia? Età, vita privata, carriera, ritiro dopo avviso di garanzia, candidata, partito politico, oggi

Giorgia Tedesco

vita privata e carriera di Maria Rosaria boccia

Imprenditrice, influencer e protagonista del caso Sangiuliano: scopriamo chi è davvero Maria Rosaria Boccia

Il suo nome è diventato famoso a causa di un dibattito pubblico. Lo ricordate? Venne legata all’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano. Stiamo parlando di Maria Rosaria Boccia. Tutto è partito da un post su Instagram in cui ringraziava il ministro per la presunta nomina a Consigliere per i grandi eventi. Piccolo dettaglio: cosa che venne poi smentita dallo staff del ministero, dando il via a quello che molti hanno definito uno scandalo. Ma chi è Maria Rosaria Boccia e cosa sappiamo della sua vita privata e della sua carriera?

Vita privata e carriera dell’imprenditrice

La Boccia, nasce Pompei nel quarantadue anni fa. Si è laureata in Economia aziendale presso l’Università di Napoli. Ha poi conseguito una seconda laurea in Management all’Università telematica Pegaso due anni orsono. Proviene da una famiglia legata al mondo della moda, i genitori infatti, gestiscono una boutique. Invece, il fratello Marco un atelier di abiti da sposa.

All’inizio l’imprenditrice ha intrapreso un percorso nel commercio di abbigliamento. Poi però, ha cambiato idea e si è dedicata ad attività imprenditoriali e organizzative. Negli ultimi anni si è distinta per l’impegno in eventi culturali, politici e sanitari, come il Festival della bellezza di Pompei o iniziative a favore della prevenzione medica. Ma ciò per cui la conosciamo è sicuramente la sua esperienza in politica che l’ha portata ad essere al centro del caso Sangiuliano.

Il caso Sangiuliano

Molto attiva sui social, il suo profilo Instagram supera i 44 mila follower e mostra una costante partecipazione a eventi istituzionali. Di recente, ha preso parte alla nascita dell’intergruppo parlamentare “Dieta Mediterranea: Nutrizione, Prevenzione & Cultura”, di cui si definisce presidente del comitato organizzativo.

Come abbiamo visto però, è proprio a causa di un post sul suo social, in cui annunciava la nomina a Consigliere per i grandi eventi, che ha preso il via tutto lo scandalo che ha visto protagonisti lei e l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, finito poi con le dimissioni di quest’ultimo in una lettera alla Meloni e diverse dichiarazioni di Maria Rosaria Boccia in cui l’imprenditrice si è difesa dalle accuse.

Il ritiro dopo l’avviso di garanzia

Maria Rosaria ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dalla corsa alle elezioni regionali in Campania, dove era candidata come consigliera per la lista “Dimensione Bandecchi“. In una lettera indirizzata al leader del movimento, Stefano Bandecchi, Boccia spiega le ragioni della sua sofferta decisione, rivelando di aver ricevuto un secondo avviso di garanzia nel giro di poco più di un anno. Questo evento, spiega l’imprenditrice, l’ha portata a riflettere sulla difficoltà di affrontare nuovamente una situazione tanto gravosa.

Per tale motivo, ha deciso di ritirare la sua candidatura al Consiglio Regionale della Campania. Nella missiva rivolta a Bandecchi, fondatore del movimento e guida della lista, Boccia racconta il lungo percorso di introspezione che l‘ha condotta alla decisione finale. Ha cercato lucidità e senso di responsabilità” per non agire spinta dall’emozione o dalla frustrazione. Aggiunge che l’ultimo anno è stato segnato da dolore e difficoltà: giornate dominate da tensioni, ostilità e senso d’ingiustizia.

Sottolinea inoltre di essere stata vittima di un accanimento mediatico e politico che ha compromesso la sua serenità, incidendo pesantemente anche sulla sua salute fisica e mentale, con conseguenze come insonnia, stress costante e una grave forma di alopecia. Boccia precisa che la scelta di ritirarsi non è solo personale, ma anche per il bene della squadra. E di chi sta lavorando con dedizione nella campagna elettorale. Non vuole che il suo caso personale metta in ombra il lavoro collettivo svolto dai suoi colleghi candidati. La parte più intensa della lettera è dedicata a un’accusa diretta verso “un sistema che tutela i potenti e abbandona chi osa sfidarlo.