ZdenÄ›k Zeman non è morto. Anche se nelle ultime ore sono tantissime le persone che si stanno ponendo questa domanda, principalmente per i problemi di salute che l’uomo ha vissuto nell’ultimo periodo. Ma al momento non ci sono notizie ufficiali sulla morte dell’allenatore. E noi, onestamente, ci auguriamo che le cose restino così.
Chi é Zdeněk Zeman?
E’ originario della Repubblica Ceca e naturalizzato italiano. Nato a Praga nel 1947, si trasferì in Italia nel durante gli anni della guerra vietnamita; ottenendo la cittadinanza nazionale quasi dieci anni dopo. La sua carriera, segnata da successi e dallo scoprire giovani talenti, lo ha reso una figura rilevante nella storia del calcio nazionale. Spesso venne soprannominato simpaticamente il Boemo, per via della sua provenienza; e anche per l’uso distintivo di un modulo in particolare. Il modulo 4-3-3.
Come cambiò le cose il Boemo
Dopo il suo arrivo in Sicilia, Zeman iniziò come allenatore delle giovanili del Palermo; poi passò alla guida di diverse squadre professionistiche italiane. Tra cui Foggia, Lazio, Roma e Pescara. Con le sue squadre, raggiunse traguardi importanti. Come due promozioni in Serie B e la vittoria di un campionato di Serie C2. Lasciando un’impronta duratura in ogni club allenato. Il suo stile di gioco si distingue per il ritmo intenso, il pressing alto e un sistema offensivo che enfatizza schemi spettacolari. Questo approccio gli permise di valorizzare giocatori che sono diventati protagonisti del calcio mondiale. Tra cui Totti, Nesta, Insigne e Verratti.
Un personaggio schietto e controverso
Zeman ha mantenuto rapporti complessi ma appassionati con le tifoserie e i media. Per lui, ideali calcistici e spettacolo hanno sempre avuto la priorità . Una priorità immensa e maggiore rispetto alla ricerca della vittoria a ogni costo. Negli ultimi anni, la sua carriera è stata interrotta da diversi e spiacevolissimi problemi di salute. Tra cui un ictus che lo ha costretto a sospendere l’attività come allenatore. Nonostante ciò, l’eredità di Zdeněk Zeman rimane ben radicata nel mondo del calcio.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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