E’ morto il trentaseienne Bruno Salzano.
E’ morto il trentaseienne Bruno Salzano.
L’uomo, da quanto emerso, sembra fosse il titolare di una ditta edili locale. La Edil Carpigiana Ne annunciano con profondo dolore la scomparsa la moglie Jessica, i figli Renato, Gabriel e Julia, il padre Renato, la madre Nunzia, i fratelli Mario e Raffaele, le sorelle Maria Antonietta e Irene, i suoceri Giovanni e Olga, i cognati, le cognate, i nipoti, gli zii, i cugini e tutti i parenti.
Le esequie si terranno giovedì 16 del mese corrente, con partenza alle ore 11.00 dalle camere ardenti dell’Ospedale Ramazzini di Carpi in direzione dell’ara cineraria di Modena.
Dove viveva Bruno?
Bruno viveva a Carpi. Carpi è situata nella provincia di Modena ed è una città riconosciuta per il suo ricco patrimonio storico del Rinascimento. Rappresentando un autentico gioiello culturale. Con edifici come il Palazzo dei Pio e la Pieve di Santa Maria in Castello. Oltre alla sua importanza storica, Carpi occupa un ruolo significativo come polo industriale e artigianale. Soprattutto nel settore tessile. La città offre inoltre una qualità della vita elevata; con un calendario animato di eventi e iniziative culturali.
Cosa vedere a Carpi?
Per chi visita Carpi, le attrazioni principali includono la prestigiosa Piazza dei Martiri. Uno degli spazi pubblici più espansivi d’Italia. Poi, c’è anche, l’ex campo di concentramento di Fossoli e il Museo Monumento al Deportato. Introdotti a scopo commemorativo. Inoltre, la città ospita importanti manifestazioni culturali, tra cui il Festival della Filosofia e Concentrico, un festival teatrale che si svolge all’aperto. Eventi grazia cui è possibile completare una panoramica che unisce storia, cultura e intrattenimento.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
Ma le informazioni non sono tutte uguali. Se ti arriva un’informazione e da essa non piangi, non ridi, non respiri, non ti disperi o non gioisci, essa non ti serve a nulla.
Perché l’informazione è la libertà di un popolo. Ed é nelle nostre emozioni che si avverte la vera essenza della libertà .
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