Chi era Chico Pais, il “soccorritore gentile” del 118 di Cagliari: età, storia, ricordo e cosa lascia

Serena Comito

Chi era Chico Pais, il “soccorritore gentile” del 118 di Cagliari: età, storia, ricordo e cosa lascia

Cagliari piange uno dei suoi volti più noti e amati tra le sirene del 118. Chico Pais se n’è andato all’improvviso, lasciando dietro di sé non solo una scia di dolore, ma anche una lunga eredità di gesti, umanità e presenza costante al servizio della comunità. Aveva 70 anni e una vita intera trascorsa tra ambulanze, corsie d’ospedale e strade sarde, sempre pronto a tendere una mano dove ce n’era più bisogno.

Una vita dedicata al soccorso

Per chi vive a Cagliari, Chico Pais non era solo un nome: era una certezza. Una presenza quasi rassicurante nei momenti più delicati, in quegli istanti in cui la vita ti toglie il fiato e hai bisogno di qualcuno che sappia cosa fare.
Chico era uno dei soccorritori storici del 118, conosciuto in tutta la città e in molti paesi della Sardegna. In trent’anni di servizio – forse anche più – aveva visto tutto: incidenti, emergenze, storie a lieto fine e qualche addio troppo amaro.

Non c’era notte o giorno festivo che tenesse: Chico c’era sempre, pronto a salire sull’ambulanza per rispondere a una chiamata che non sai mai dove ti porterà. E c’era non solo come professionista, ma come uomo che sapeva ascoltare, parlare, rincuorare anche solo con uno sguardo o una battuta.

Generosità e carattere, senza mai risparmiarsi

Chi lo ha conosciuto racconta di una persona generosa, “determinata fino alla cocciutaggine”, ma sempre onesta e trasparente. Non aveva paura di dire quello che pensava, ma il suo giudizio era sempre costruttivo, soprattutto verso i giovani colleghi e i volontari che vedeva crescere nel mondo del soccorso.

I volontari dell’associazione “I Sardi Soccorso” – a cui era particolarmente legato – lo ricordano così: un uomo di cultura, critico, a volte un po’ “professore”, ma con la capacità di accendere una discussione e allo stesso tempo restare umano.
Chico era uno che non si accontentava mai delle mezze misure. Pretendeva molto da sé stesso, ma anche dagli altri, perché sapeva quanto sia importante non abbassare mai la guardia quando si ha tra le mani la vita delle persone.

Il legame con la Sardegna e l’amore per i giovani

Era profondamente legato alla sua terra, la Sardegna. Dalle campagne alle strade di Cagliari, la sua voce si riconosceva anche per il modo in cui parlava della sua isola: diretto, a volte severo, ma con una tenerezza che spiazzava chi sapeva ascoltarlo.

Molti giovani ricordano Chico come “quello che ti spronava a non mollare”, che sapeva dare fiducia a chi magari era appena arrivato e aveva paura di sbagliare. Gli piaceva confrontarsi, spiegare, insegnare qualcosa in più di quello che richiedeva semplicemente il mestiere.

Una scomparsa che lascia un vuoto vero

Chico Pais è morto a causa di un malore improvviso. La notizia ha lasciato attoniti colleghi, amici, e tantissime persone che in un momento difficile hanno incrociato la sua strada. Il cordoglio in città è stato unanime: un fiume di messaggi, ricordi e storie che confermano quanto fosse importante la sua presenza.

“I Sardi Soccorso”, l’associazione di via San Paolo a Cagliari, lo ha ricordato con poche parole, ma piene di affetto: “Oggi non ci sei più Chico, e ci manca già il tuo modo di guardare il mondo, la tua generosità, la tua intelligenza critica, la tua passione”.

Il ricordo che resta

Forse la vera eredità di Chico Pais è proprio questa: aver insegnato che, dietro una divisa e una chiamata d’emergenza, ci sono persone in carne e ossa. Persone che non smettono mai di imparare e di mettersi in gioco, che non si risparmiano e che scelgono di esserci, sempre.

Non servono medaglie per raccontare la grandezza di certi uomini. Basta il vuoto che lasciano quando non ci sono più. E la certezza che, nelle notti difficili di Cagliari, qualcuno penserà ancora a Chico Pais ogni volta che sentirà il suono di una sirena.

FAQ su Chico Pais

Chi era Chico Pais?
Uno dei soccorritori storici e più conosciuti del 118 di Cagliari, operativo per decenni in tutta la Sardegna.

Quanti anni aveva?
Settant’anni al momento della scomparsa.

Com’è morto?
Per un malore improvviso, secondo le prime notizie diffuse.

Come viene ricordato?
Come una persona generosa, determinata, colta, spesso “professore” ma sempre umana. Un esempio per i giovani e un riferimento per tutta la comunità del soccorso.

Che segno lascia nella comunità?
Un’eredità di umanità, dedizione e professionalità che resterà come esempio per chiunque scelga di dedicare la propria vita agli altri.