Quando pensi a Robert Redford, ti vengono in mente film, premi, grandi cause ambientaliste. Ma dietro quel volto che ha fatto sognare generazioni, c’è anche un padre che ha vissuto amori, perdite, silenzi e piccole gioie come tutti gli altri. E i suoi figli – qualcuno famoso, altri no – hanno scelto strade molto diverse tra loro, spesso lontane dai riflettori.
Shauna Redford: la figlia che ha scelto l’arte e la tranquillità
Shauna, la maggiore dei figli sopravvissuti, è nata nel 1960. Difficile vederla a un evento mondano o su un red carpet: la sua passione è la pittura. Niente Hollywood, niente set. Preferisce l’odore dei colori all’adrenalina del cinema.
Vive una vita riservata, da sempre. Nel 1985 ha sposato lo scrittore Eric Schlosser. I due hanno costruito una famiglia lontano dalla scena: hanno due figli, oggi adulti, e sono rimasti sempre molto discreti. Con il padre, il rapporto è stato quello di due persone che si rispettano: nessuno scoop, solo affetto e, forse, una sintonia che non ha mai avuto bisogno di parole.
Jamie Redford: il figlio combattente e fragile
Poi c’è Jamie. Se c’è una storia che ha toccato profondamente Redford, è proprio quella di questo figlio. Jamie nasce nel 1962 e per tutta la vita deve fare i conti con una malattia al fegato. La sofferenza lo rende tenace: diventa regista, documentarista, attivista vero, con una sensibilità unica.
Il suo lavoro è fatto di storie da raccontare, battaglie per chi soffre e attenzione all’ambiente. Si sposa con Kyle, diventano genitori di due figli, ma la malattia non gli dà tregua. Nel 2020 Jamie se ne va, e Redford si chiude in un dolore che non ha voluto nascondere. “È un vuoto che non si colma”, dirà. Il loro era un rapporto autentico, fatto di collaborazione, battaglie condivise, e di una stima fuori dal comune.
Amy Redford: la figlia che ha preso la strada del padre
Amy è nata nel 1970. La somiglianza col padre, per certi versi, è impressionante: recita, dirige, si muove tra cinema e teatro, ma senza la volontà di diventare un’icona. I suoi film hanno sempre una sfumatura personale, qualcosa che parla di lei, della sua storia.
Oggi è madre di tre figlie (tra cui due gemelle) e ha sempre mantenuto un certo equilibrio tra la carriera e la vita privata. Robert Redford ha più volte detto di essere fiero di Amy: la vede come una donna forte, autonoma, capace di vivere il successo con discrezione, senza mai montarsi la testa.
Scott Redford: il dolore che non passa mai
Non tutti sanno che il primo figlio di Robert Redford, Scott, non ha avuto tempo di crescere. Nato nel 1959, è morto pochi mesi dopo per una sindrome improvvisa. Una tragedia che segnerà per sempre la famiglia, lasciando una ferita che il tempo non ha mai davvero rimarginato.
Un padre dietro le quinte
Robert Redford ha sempre protetto la sua famiglia, quasi a voler tracciare un confine tra la vita pubblica e quella privata. Non è stato un padre perfetto, come ha raccontato più volte: il lavoro, gli impegni, le distanze. Eppure, i suoi figli gli hanno riconosciuto rispetto, presenza quando contava, e un amore mai ostentato.
Ognuno di loro, a modo suo, ha saputo costruirsi una vita vera: chi scegliendo la normalità, chi cercando la sua strada nel mondo del cinema, chi lottando ogni giorno per stare bene.
FAQ sui figli di Robert Redford
Quanti figli ha avuto Robert Redford?
Quattro in tutto: Scott (morto da neonato), Shauna, Jamie (scomparso nel 2020) e Amy.
Cosa fanno oggi i figli di Redford?
Shauna è una pittrice, Amy lavora nel cinema come attrice e regista, Jamie era documentarista e attivista.
Che rapporto avevano con il padre?
Non sempre facile, ma segnato da stima, discrezione e un affetto che non aveva bisogno di essere urlato.
Redford ha nipoti?
Sì, ne ha diversi: tra Shauna, Jamie e Amy, la famiglia si è allargata, ma ha mantenuto la stessa riservatezza.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






