Chi era Ricky Hatton, la stella inglese del pugilato? Età, carriera, vita privata, causa morte

Giorgia Tedesco

Richard John era un pugile britannico, oltre che dirigente sportivo e allenatore di boxe, considerato da molti uno dei migliori combattenti del Regno Unito. E’ stato trovato morto nella sua abitazione.

La morte di Ricky Hatton

L’intera lega sportiva degli UK è profondamente addolorata dalla morte di Ricky Hatton. Ricky è stato forse uno dei pugili più amati dei suoi anni. Nacque a Stockport. Però crebbe ad Hyde, nel nord-ovest dell’Inghilterra.

Hatton è rinvenuto privo di vita nella propria casa. A soli quarantasei anni. La polizia ha prontamente escluso l’eventualità di una morte sospetta. Eppure la notizia ha ugualmente generato un forte sbigottimento e un grande dispiacere.

La carriera di Ricky Hatton

Venne chiamato The Hitman. Quest’uomo ha lasciato un ricordo indelebile nella storia di questo nobile sport. A livello mondiale. Detenendo un record di ben quarantacinque vittorie. E solo tre sconfitte. Ha conquistato titoli mondiali nelle categorie superleggeri, welter e superwelter. La sua vittoria più celebre rimane una però. Quella contro Kostya Tszyu. Anche se sono passati ben vent’anni. Gli valse il titolo IBF e il riconoscimento come Pugile dell’anno.

Era anche un grande sfegatato del pallone. Amava il Manchester City. Squadra che gli ha dedicato un interminabile minuto di applausi. Proprio prima di giocare il derby contro il Manchester United. Il legame con la sua città e con i Citizens era fortissimo. Difatti il suo volto era ben visibile sugli spalti dell’Etihad Stadium.

La vita privata di Ricky Hatton

Nonostante i successi ottenuti, la vita privata del grande atleta è stata costellata da momenti difficili. Dopo essersi ritirato ufficialmente, ha deciso di diventare allenatore. Portando con sé però pesanti demoni. La depressione e la dipendenza.

Molte volte ha scelto di esporsi, di riconoscere il suo malessere parlandone ufficialmente. Arrivò perfino a confessare di aver tentato il suicidio. Negli ultimi anni aveva intrapreso un percorso di rinascita personale. Questo gli permise di avvicinarsi di più alla sua famiglia e riconquistare il grande pubblico.

A luglio aveva annunciato un ritorno sul ring previsto per dicembre, in un incontro contro l’emiratino Eisa Al Dah a Dubai, ma quel combattimento non avrà mai luogo. Anche Manny Pacquiao, uno dei pochi pugili ad averlo sconfitto, ha espresso il suo cordoglio, sottolineandone il grande rispetto e la sportività che lo contraddistinguevano.