Se chiedi a un polacco di oggi chi sia Donald Tusk, probabilmente la risposta sarà più lunga di quanto immagini. C’è chi lo ama, chi lo accusa di essere troppo “europeista”, chi gli riconosce un ruolo da protagonista nei giorni più tesi della Polonia contemporanea. Ma chi è davvero Tusk? E perché, proprio ora, i suoi discorsi fanno tremare i palazzi del potere in Europa?
Le origini: una vita a cavallo dei confini
Donald Tusk nasce a Danzica, il 22 aprile 1957, in una Polonia che ancora respirava il clima pesante del regime comunista. Lo sapevi che la sua famiglia ha radici sia polacche che tedesche? Una particolarità che, crescendo, gli darà una visione più ampia del mondo: né troppo chiusa nei confini nazionali, né ingenuamente “global”.
Fin da giovane Tusk si appassiona alla storia. Non un dettaglio da poco: sarà proprio questa cultura ad accompagnarlo nella carriera politica e a trasformarlo in uno degli uomini più influenti dell’Europa post-Guerra Fredda.
La scalata politica: dalla “Solidarność” a Bruxelles
Ma come si passa da studente di storia a leader internazionale?
Donald Tusk compie i primi passi nel movimento “Solidarność”, al fianco di Lech Wałęsa, negli anni in cui la Polonia lotta per la libertà. È una stagione che cambia per sempre il destino del Paese, e Tusk diventa presto un volto noto tra i giovani intellettuali che vogliono abbattere il comunismo.
Dopo la caduta del Muro, fonda il partito “Piattaforma Civica” (PO), oggi una delle principali forze moderate e liberali in Polonia. Dal 2007 al 2014 è Primo Ministro: governa in anni complicati, fra crisi economica e tensioni internazionali, ma porta il Paese dentro la UE con determinazione.
E se ti dicessimo che nel 2014 lascia Varsavia per guidare il Consiglio Europeo, diventando uno degli uomini-chiave di Bruxelles per cinque anni?
Il ritorno in patria e il nuovo ruolo in tempi di guerra
Dopo la lunga stagione europea, Tusk torna in Polonia, quasi chiamato a gran voce dalla politica nazionale. Nel 2023, rieletto alla guida della coalizione di centro, torna Primo Ministro proprio nel momento forse più difficile della storia recente: la guerra in Ucraina è alle porte, il confine orientale è diventato fragile come mai prima.
E qui, Donald Tusk si ritrova ancora una volta al centro della scena. Non solo come politico, ma come voce autorevole nei momenti di emergenza. Ti aspettavi che la Polonia sarebbe finita di nuovo, come nel Novecento, a essere “terra di confine” tra est e ovest?
Le ultime dichiarazioni: allarme guerra e difesa nazionale
Proprio in queste ore, Donald Tusk ha scelto toni che non si sentivano da decenni.
“La Polonia non è mai stata così vicina a un conflitto armato dal 1945.” Una frase che pesa come un macigno. Il motivo?
Nelle ultime notti, decine di droni militari — di fabbricazione russa, secondo le autorità — hanno violato lo spazio aereo polacco. Alcuni sono stati abbattuti dalle difese nazionali, altri sono passati al confine con l’Ucraina.
Tusk parla apertamente di “provocazione su larga scala” e invoca la consultazione urgente della NATO, facendo appello all’articolo 4 del trattato atlantico.
Ma non è finita qui. In una conferenza che ha fatto il giro del mondo, ha ribadito:
“La Polonia è pronta a reagire a ogni attacco e provocazione. Sosterremo la difesa dei cieli ucraini, ma non permetteremo mai che la sicurezza del nostro Paese venga messa in secondo piano.”
Non è curioso come la storia ritorni, proprio dove sembrava sepolta?
Un leader pragmatico, tra identità e sfide europee
Donald Tusk non ama le esagerazioni, ma sa bene che il suo ruolo oggi è delicatissimo. Da una parte, la pressione della Russia e la paura di un’escalation armata. Dall’altra, la necessità di non isolare la Polonia dal contesto europeo.
Un equilibrio complicato, che Tusk affronta con uno stile mai banale: diretto, ma sempre ancorato alla realtà storica.
Chissà se oggi, da storico prestato alla politica, sente il peso di guidare un Paese che, nel cuore dell’Europa, rischia di nuovo di essere “cortina” tra due mondi.
Curiosità e lato umano: chi è Tusk fuori dai riflettori?
Pochi lo sanno, ma Tusk è un grande tifoso di calcio e ama la letteratura. È sposato con Małgorzata Sochacka dal 1978 e ha due figli. Nonostante la fama internazionale, ha sempre mantenuto un profilo personale piuttosto riservato: niente scandali, niente gossip da copertina.
Lo sapevi che ha pubblicato libri e saggi storici? E che, anche nei momenti più tesi, trova tempo per camminare sulle spiagge del Baltico, dove è cresciuto?
Domande frequenti su Donald Tusk
Quanti anni ha Donald Tusk?
È nato il 22 aprile 1957, ha 67 anni.
Di che partito è?
Guida la coalizione “Piattaforma Civica”, formazione di centro liberale e pro-europea.
È vero che teme un conflitto armato?
Sì, ha dichiarato che la Polonia “non è mai stata così vicina alla guerra dal 1945”, dopo le recenti violazioni dello spazio aereo.
Ha incarichi europei?
È stato Presidente del Consiglio Europeo dal 2014 al 2019, oggi è Primo Ministro della Polonia.
Ha una famiglia?
Sì, è sposato dal 1978, ha due figli e mantiene una vita privata molto discreta.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






