Sergio nacque a Pietrasanta. Classe ’45. Morì poi a Milano all’etĂ di quarant’anni. Fu un rinomato architetto. Ma non solo, fu anche un grandissimo stilista. Fu il compagno di vita e di lavoro del celebre Giorgio. Insieme fondarono il grande e storico marchio.
Biografia del grande amore di Giorgio: Sergio
Frequentò il liceo artistico. A Carrara. Laverò poi per diversi anni in tantissimi studi di architettura sparsi nella Nazione. SarĂ l’incontro con Giorgio, a Forte dei Marmi, a cambiare completamente la sua vita. I due iniziarono una collaborazione, anche se forse non avrebbero mai potuto immaginare quello che sarebbero riusciti a creare.
Galeotti si occupò sempre della parte finanziaria dell’azienda. Ma anche di quella amministrativa. Contribuì in modo profondo alla crescita e alla divulgazione del brand. Creò anche lui una sua linea d’abbigliamento.
La scomparsa di Galeotti e la fragilitĂ di Giorgio
Purtroppo Sergio morirĂ di AIDS. Nonostante questo i giornali dell’epoca diffusero la notizia che invece si trattava di infarto. Nella speranza di mantenere una certa privacy riguardo a quanto accaduto. La sua morte spinse Giorgio a riflettere adeguatamente sul corso che la sua vita stava prendendo e su come avrebbe poi voluto guidare l’azienda.
Sergio, quando ancora il marchio non era il patrimonio che noi conosciamo, convinse Giorgio a vendere il suo maggiolino. Così poterono aprire un piccolo ufficio e assumere uno staff nella capitale della moda. Fu quella piccola vendita a porre le basi dell’impero che ne scaturì.
L’incontro nei ricordi Giorgio
Giorgio raccontò spesso del loro primo incontro. Era l’estate del ’66 e i due si trovavano entrambi in Versilia. Quello fu l’inizio di un legame storico che avrebbe rivoluzionato il mondo. Giorgio ha confessato di aver notato Sergio nella sua auto e che fu immediatamente rapito dal suo sorriso.
Iniziò tutto come un’amicizia profonda. Ma col tempo divenne qualcosa di piĂą. Una storia d’amore. Sergio credeva in Giorgio. Ciecamente. Lo stesso stilista spiegò che era merito suo il loro successo. PerchĂ© gli ripeteva continuamente che il suo potenziale lo avrebbe portato a dei traguardi straordinari. Ed aveva proprio ragione.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
Quello che contraddistingue il mio lavoro è l’idea di cos’è che si cela dietro una notizia: un’informazione.
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