Chi era Giorgio Armani? Il grande della moda ci lascia a novantuno anni

Giorgia Tedesco

E’ morto quest’oggi l’inimitabile stilista. Giorgio aveva novant’un anni e ha dare la notizia della sua scomparsa è stato il suo staff. Amareggiati i dipendenti hanno dato la notizia, non dimenticando di sottolineare il grande rispetto e l’ammirazione che hanno nutrito per lui in tutti questi anni. La camera ardente sarà visitabile fino alla sera del sette di questo mese, a Milano, proprio nel suo omonimo Teatro.

Biografia di Giorgio Armani

Nacque a Piacenza. Nel ’34, un giorno di luglio. Era il più giovane di tre figli. Il più piccolo e anche il più coccolato da sua madre, Maria, la prima a vedere il potenziale di Giorgio. Dopo la guerra, la famiglia si trasferì a Milano. Al liceo capisce subito di essere interessato a vestir bene le persone. A fare in modo che si amino. Nonostante questo decide di studiare medicina. Grazie proprio all’anatomia riesce a calibrare perfettamente le misure per vestire le persone reali e non i fantocci.

Nel ’53 decide di fare la carriera militare. Ma l’ambiente gli sta stretto. Si sente soffocare. Accetta un lavoro alla Rinascente. Sua sorella lavorava come modella, quindi Giorgio conosceva adeguatamente quel modo che tanto lo tentava. Iniziò allestendo le vetri. Un giorno però Nino vede una delle vetrine di Giorgio. Ne rimase sbalordito. Decise di coinvolgerlo nella sua linea di abbigliamento. L’ascesa era iniziata.

La Carriera di Giorgio Armani

Nel ’75 è il primo uomo ad utilizzare il termine stilista. Non solo, propose un nuovo modo di vestire. Svuotò gli abiti, li alleggerì. Risultavano troppo pesanti sulle persone comuni. Uomini e donne. La moda era per tutti. Un giorno Schrader gli chiese dei disegni per uno dei suoi film più famosi. Arrivò in compagnia di Travolta. Giorgio accettò. Quell’evento aprì la strada anche fuori dall’Italia, dove ben presto finì sul Times.

Il segreto di Giorgio era il suo inesauribile desiderio di imparare. Pian piano tutto cresce. L’emporio, i profumi, i beauty, gli hotel, i film, i libri e così via. Per lui lo stile era l’eleganza assoluta. Non bisogna farsi notare, ma ricordare, ripeteva spesso.

Il dolore di Giorgio per la perdita dell’amato compagno

Il grave lutto che colpì Giorgio, la perdita del suo amato Sergio, lo cambiò profondamente. Il grande vuoto doveva essere riempito. Ma non da uomini. Da idee. Dalla moda. Dallo stile. Dall’abbattimento dei suoi punti deboli. Con i giusti propositi in poco tempo riuscì a prendere tutto nelle sue mani. Il primo a entrare e l’ultimo a uscire. Il capo assoluto.

Una lezione che ha tramandato alla sua ereditiera. L’amata nipote. Silvana. E al compagno di lei. Leo Dell’Orco. Era già tutto stabilito, ancor prima che fosse importante pensarci. Grazie anche a loro è riuscito negli ultimi anni a stare al passo, a guadagnarsi quella continua ammirazione. Lui era già ricco. Non erano i soldi a muovere Giorgio. Era l’amore.

Gli ultimi mesi di Giorgio Armani

Armani ha lavorato fino all’ultimo. Pochi giorni fa aveva annunciato di aver acquistato La Capannina, in segno di un ritorno alle origini. Il luogo dove molti anni or sono incontrò Galeotti, suo partner in amore e nel lavoro.

Aveva anche da poco approvato diversi outfit per la collezione che avrebbe dovuto celebrare i cinquant’anni del marchio. Questa sarà presentata durante la prossima settimana della moda.

E’ anche vero che di recente era stato costretto ad una degenza ospedaliera per un infezione ai polmoni. Motivo per cui non poté presiedere la sfilata di Giugno. Anche lo scorso anno lo stilista aveva avuto alcuni problemi di salute, ma il tutto era prontamente rientrato. Difatti sono seguiti mesi belli e sereni in cui poté anche festeggiare il suo compleanno.

Anche questa estate era trascorsa serenamente a Forte dei Marmi, nonostante Giorgio non abbia smesso un attimo di lavorare. Solo gli ultimi giorni estivi erano stati un po’ pesanti a causa di lievi dolori gastrici che sembravano però non particolarmente preoccupante.