Ciro Grillo: salta la sentenza per la morte del figlio del Giudice, rinviato il giudizio al 22 settembre

Giorgia Tedesco

Ciro, figlio del noto comico ed ex politicante, insieme a un gruppo di amici, era stato accusato di stupro. I fatti violenti risalgono ad una serata del luglio di sei anni fa.

L’udienza del primo luglio

Durante l’udienza di Luglio, il procuratore Capasso, espose dettagliatamente i fatti della notte tra il sedici e il diciassette luglio di sei anni fa. La sua testimonianza durò per quasi sette ore. I quattro ragazzi furono accusati di violenza su Silvia. Una ragazza italo-norvegese.

Il procuratore sottolineò a più riprese la fragilità psichica della vittima. La ragazza, all’epoca, aveva solo diciannove anni. I dettagli, ricostruiti con minuziosa cura, riguardavano sia il tempo trascorso nei locali che nella discoteca.

Pausania aggiunse al riguardo la possibilità che ai ragazzi potessero essere riconosciute delle attenuanti. Si trattava, a suo dire, di un evento che, indipendentemente dalle colpe, aveva colpito tutti e sei i ragazzi, trasportandoli in una realtà drammatica.

I motivi del rinvio

La sentenza del processo a Ciro Grillo e ai suoi tre amici, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese, è stata rinviata al 22 settembre.

I motivi sono da ricondursi alla perdita tragica che ha colpito il Presidente del Collegio. Marco Contu. L’uomo, dall’illustre carica ha perso il figlio. Un ragazzo di soli vent’anni.

La nuova udienza

La giornata odierna è stata riprogrammata per le dieci e mezza e inizierà con le ultime controrepliche delle difese, dopodiché i giudici si ritireranno in camera di consiglio. Questa mattina risultava già tutto pronto per quanto doveva avvenire.

Sarebbero stati ascoltati gli avvocati della difesa e la sentenza sarebbe stata emessa subito dopo. Un duro colpo sia per il Presidente che per le controparti. I protagonisti della vicenda dovranno nuovamente prepararsi, soprattutto a livello psicologico, a gestire il processo e l’esposizione mediatica.

Pena richiesta: nove anni

La Procura aveva richiesto una condanna altissima. Nove anni. Questi gli anni carcere richiesti per gli imputati. Parliamo di Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. Quanto accaduto stamattina, tutta via, ha portato a un momento di destabilizzazione generale.

Il giudice Pinna, colei che ha comunicato il rinvio, ha sottolineato l’impellente bisogno di trovare una soluzione a quanto avvenuto. Nonostante la tragedia consumatasi è necessario che il processo prosegua. La causa dunque, si farà, e presto.

La ragazza, vittima al momento, ha chiesto di essere presente al momento della sentenza. Il suo avvocato ha riferito il desiderio della studentessa. Bongiorno è conosciuta in aula di tribunale anche per la sua lotta ai diritti femminili. Anche gli imputati avevano comunque la possibilità di scegliere se presentarsi o meno alla data odierna.