Francesco Gaetano Caltagirone: chi è l’imprenditore che muove i fili nell’operazione MPS

Serena Comito

Francesco Gaetano Caltagirone: chi è l’imprenditore che muove i fili nell’operazione MPS

C’è chi lo chiama “il costruttore”, chi preferisce “l’uomo ombra della finanza italiana”. Da decenni, Francesco Gaetano Caltagirone è uno dei nomi che contano davvero, anche quando non ama stare sotto i riflettori. La sua firma è dietro molte delle mosse più importanti del capitalismo nostrano, e ancora una volta il suo sì ha fatto la differenza: con il suo appoggio, l’operazione MPS su Mediobanca ha preso quota.

Un’eredità di cemento e visione

Nato a Roma il 2 marzo 1943, Caltagirone cresce in una famiglia dove costruire non è solo un mestiere, ma una tradizione. Dagli anni Sessanta in poi, trasforma la piccola impresa di famiglia in un gruppo da migliaia di dipendenti. Ristruttura aziende storiche come Vianini e negli anni Novanta rileva Cementir, portando l’azienda a essere uno dei leader mondiali nel settore dei materiali da costruzione.

Ma l’imprenditore romano non si accontenta di cemento e gru. Nel tempo, si allarga ai media e acquisisce il controllo de Il Messaggero, quotidiano simbolo di Roma. Da lì, con mosse discrete ma incisive, entra nella partita bancaria e finanziaria, sempre con il passo di chi sa aspettare il momento giusto.

Le banche, la finanza e l’influenza silenziosa

Non è semplice trovare un altro imprenditore italiano con tanti tentacoli nel sistema creditizio. Caltagirone è stato azionista di Generali, di Banca Monte dei Paschi di Siena, di Mediobanca, Banco BPM, Anima Holding. In tutte queste realtà, il suo peso si sente anche quando non parla.

Nel 2025, mentre MPS lancia la maxi-offerta per acquisire Mediobanca e provare a costruire un nuovo polo bancario, Caltagirone decide di scoprire le carte: aumenta la sua partecipazione in MPS e appoggia apertamente l’operazione. Un gesto che sblocca un’assemblea delicatissima e fa capire a tutti chi detta davvero i tempi della partita.

Oltre la finanza: il rapporto con la politica e i media

Negli ultimi anni, la figura di Caltagirone si è avvicinata anche alle sfere di potere più alte. Il suo gruppo editoriale è spesso vicino alle posizioni del governo Meloni, ma lui continua a tenere un profilo basso, preferendo i fatti ai proclami. Non è uno che concede molte interviste, non partecipa ai talk show, ma la sua influenza si muove silenziosa tra le pagine dei giornali e i corridoi delle banche.

Le strategie che cambiano gli equilibri

Mentre altre famiglie storiche della finanza italiana si sono ritirate o ridimensionate, Caltagirone continua a investire in grandi società strategiche. Non ha mai nascosto di voler rafforzare la presenza italiana nei settori chiave, dalla finanza alle costruzioni, senza cedere terreno agli stranieri. Dietro ogni scelta, c’è una visione di lungo periodo e una pazienza che pochi riescono a imitare.

In questi mesi, la sua voce è stata decisiva non solo per MPS e Mediobanca, ma anche in occasione della proposta di acquisizione di Banca Generali. Da investitore di peso, ha chiesto di fermare il voto in assemblea, invitando tutti a una maggiore chiarezza sugli accordi.

Un imprenditore senza eredi mediatici

A differenza di altri “capitani d’industria”, Francesco Gaetano Caltagirone ha sempre preferito la sostanza all’apparenza. Ha costruito un impero diversificato e oggi il suo nome compare regolarmente tra le persone più influenti d’Italia. Le sue decisioni orientano investitori, banche, politici. E la storia dell’operazione MPS–Mediobanca lo conferma ancora una volta: in Italia, certe partite non si giocano senza la sua benedizione.

FAQ su Francesco Gaetano Caltagirone

Quanti anni ha Francesco Gaetano Caltagirone?
È nato il 2 marzo 1943. Oggi ha 82 anni.

Per cosa è famoso?
Per essere uno dei maggiori imprenditori italiani nei settori costruzioni, editoria e finanza.

Qual è il suo ruolo nell’operazione MPS?
Ha dato il via libera decisivo all’acquisizione di Mediobanca da parte di MPS, rafforzando la sua quota e influenzando l’assemblea.

Possiede media?
Sì, il gruppo Caltagirone controlla Il Messaggero e altre testate locali.

Ha legami con la politica?
Il suo gruppo editoriale è vicino al governo, ma Caltagirone mantiene sempre un profilo riservato.