Chi è Narendra Modi, primo ministro dell’India: patrimonio, figli, religione, Putin

Giorgia Tedesco

Costui al momento sembra essere il più magnetico governatore del mondo. Eppure, nonostante il grande consenso riscontrato in India e nel pianeta, la sua figura risulta abbastanza controversa. Visto spesso come un rischioso fallo all’interno della democrazia del paese. E’ anche il leader del Bjp. La sua eredità sembra si aggiri intorno ai centonove milioni di dollari. Cosa sappiamo in più su Modi?

Biografia di un primo ministro

Narendra è di radici umili, figlio di un negoziante, della stirpe dei Ghanchi. Una delle più basse nella gerarchia locale. Anche il suo matrimonio è frutto di tradizione. Fu promesso sposo, attraverso le loro famiglie, a Jashodaben Chimanlal, da ragazzo. La cerimonia non fu sfarzosa. Non si hanno molte notizie del periodo. Si sa però che i due non hanno mai vissuto assieme né hanno mai avuto rapporti.

Dopo le nozze Modi intraprese diversi pellegrinaggi prima di dedicarsi alla vita politica. Entra nell’RSS. Organizzazione di cui un ex membrò uccise il premio per la pace Mahatma. Gli iscritti sono spinti alla vita celibe, limitando i rapporti familiari, così da dedicarsi totalmente all’obiettivo comune. Difatti Narendra non dichiarò mai di essere sposato, altrimenti non avrebbe potuto partecipare al gruppo.

Nonostante non ci fu mai un divorzio, non tornò mai dalla moglie. I due infatti non hanno avuto figli. E’ anche di dominio pubblico la notizia riguardante i giornalisti che hanno tentato di indagare al riguardo. Sembra siano stati invitati a non proseguire nelle ricerche.

Jashobaden: la moglie del primo ministro

Jashodaben durante un’intervista spiegò di non nutrire rabbia nei riguardi di Modi. Anche se, durante le elezioni, si decise di dire alle persone che la moglie era in pellegrinaggio in onore del marito. I due si sono visti solo una volta dopo le elezioni, presso il Gujarat. Un incontro privo di parole e convenevoli.

La moglie di Modi presentò tempo fa una richiesta per sapere le motivazioni per cui le fosse stata assegnata una scorta contro la sua volontà. La risposta, che non ammetteva repliche, fu che era stata l’intelligence a decidere ciò. La donna ad oggi vive con la sua pensione, vivendo il marito in una nascosta foto all’interno di un libro di preghiere. Viene descritta come triste, ma fiduciosa. In eterna attesa del ritorno di Modi.

Le idee religiose del leader indiano e il legame con Putin

Il fulcro della politica di Narendra può essere sintetizzato in un concetto universale: Hindutva. Indicando un’ideologia nazionalista su cui si fonda la sua visione politica, maturata fin dalla giovinezza e riassunta dallo slogan “Hindu, Hindi, Hindustan”.

Nel mese di maggio, durante i violenti scontri e i bombardamenti in Kashmir tra India e Pakistan, le posizioni di Trump e Modi si sono trovate in netto contrasto. Trump aveva dichiarato di essere stato convinto a una negoziazione per far cessare il fuoco. Ma Modi minimizzò il suo coinvolgimento. Scegliendo di alimentare la sua retorica incisiva e nazionalista. Accettare ciò significava mostrarsi deboli. Perciò l’ufficialità fu che la decisione venne presa dalla nazione in autonomia.

Di recente, in Cina, si sono distinti momenti di cordialità tra lui e Putin. Oltre agli scambi di saluti calorosi e sorrisi, i due leader hanno catturato l’attenzione per una breve passeggiata mano nella mano. L’incontro informale tra Putin e Modi, avvenuto prima dell’inizio ufficiale del summit, si è caratterizzato di segnali di evidente complicità. Modi ha condiviso il suo entusiasmo attraverso la pubblicazione di uno scatto con il russo. Ha inoltre sottolineato l’importanza delle interazioni con gli altri partecipanti al vertice, menzionando uno scambio di opinioni trilaterale che ha coinvolto anche il presidente Xi Jinping durante i lavori del Summit SCO.