Chi era Beatrice Rocchi, la moglie di Aldo Fabrizi? Morte, marito, figli

Giorgia Tedesco

Beatrice fu il grande amore di un pilastro della recitazione. L’attore in questione, era Aldo Fabrizi, fratello di Sora Lella. Aldo su un celebre regista e comico, soprattutto per la sua rappresentazione di Roma. Affiancato da grandi come Totò. Il suo atteggiamento eccentrico ed eclettico gli ha permesso di passare a ruoli più complessi. Scopriamo insieme qualcosa sulla storia d’amore con Beatrice.

La moglie di Fabrizi: Beatrice

La Rocchi fu una delle prime grandi artiste del varietà negli anni venti. Sotto lo pseudonimo di Reginella. Fece sognare centinaia di spettatori grazie alle sue esibizione e alle qualità canore. Fu la sola a conquistare l’esuberante sceneggiatore Aldo.

Si conobbero poco prima degli anni trenta e da quel momento in poi sono rimasti insieme per sempre. Unendo l’amore al mestiere in maniera divina. Si sposarono nel ’32 ed ebbero due bambini, gemelli. Massimo e Wilma. Beatrice morirà all’inizio degli anni ottanta, una sera d’estate. Anche se non verranno divulgati i motivi della morte.

Il marito la raggiungerà nove anni dopo, ormai ottantaquattrenne. Dopo aver trascorso gli ultimi anni della sua vita nella sua amata Roma, ricordando ogni giorno la complicità a la felicità con l’amata moglie.

La fama di Massimo: il figlio di Aldo

Massimo è il primogenito della famiglia. Fu un poeta. Ma anche un ottimo compositore. Riuscì a raggiungere una fama equiparabile quasi a quella paterna. Unito al padre non solo per il talento artistico, ma anche per la cucina della capitale. Se suo padre scrisse importanti capitoli sulla storia romana, nonostante il carattere temerario, lui non fu da meno.

Il ragazzo riuscì, durante un natale di undici anni fa, a sopravvivere a diverse ustioni che riportò in seguito a un terribile incendio. Un uomo feroce, come il padre, attaccato alla vita. Anche se purtroppo è venuto a mancare nel duemila sedici per uno scompenso cardiaco.

Un orgoglio trascendentale: la dedica di Laura a suo nonno

Laura è la nipote di Aldo. Ed ha deciso di dedicare la sua tesi di laurea proprio a lui. L’ha discussa presso l’Università Mercatorum. La sua scomparsa fu motivo di profondo dolore, sia per la sua famiglia che per il mondo del cinema.

Laura ha scelto di lavorare sul nonno perché ha trovato, attraverso questo percorso, il modo di onorarlo e arricchire la sua conoscenza familiare. Sceglie anche di identificarlo come l’ottavo re della città. Perché vede una profonda similarità fra l’ascesa della città e quella del nonno verso il successo.

Una singolarità molto dolce è che, la data di debutto della nonna Beatrice coincide con quella della laurea della nipote. La Rocchi debuttò il ventiquattro giugno del 1924, mentre il giorno della proclamazione di Laura è stata lo stesso giorno, ma del 2024.