Chi è Luca Graziani? Età, carriera, vita privata e il matrimonio con Max Rapetti che è diventato un atto politico

Serena Comito

Chi è Luca Graziani? Età, carriera, vita privata e il matrimonio con Max Rapetti che è diventato un atto politico

C’è chi nasce per farsi ascoltare. Luca Graziani è una di quelle voci che, senza che tu te ne accorga, ti accompagna da anni tra cinema, televisione e videogiochi. Ma la sua storia non è fatta solo di microfoni e set: è anche una vicenda personale di amore, coraggio e autenticità.

Età e origini

Luca Graziani è nato a Roma l’11 dicembre 1974. Romano di nascita e di temperamento, ha scelto di vivere e lavorare principalmente nella Capitale, anche se i suoi impegni lo hanno portato spesso a muoversi tra Milano e Torino.

Fin da giovane è stato attratto dal mondo dell’arte e della voce, un campo che negli anni gli avrebbe regalato più di una soddisfazione.

Carriera tra doppiaggio, cinema e teatro

Non tutti sanno che Graziani ha una carriera lunga e variegata.

  • In televisione lo abbiamo visto in serie come Incantesimo 8 (2005) e, anni prima, in Lui e Lei 2 e La donna del treno (1998).
  • Al cinema ha recitato in L’ombra del gigante (2000).
  • A teatro ha portato in scena testi brillanti e commedie tra il 2005 e il 2007, come Saranno cacciati e Il Pinocchio studioso.

Ma è soprattutto nel doppiaggio che la sua voce è diventata familiare a migliaia di spettatori. Avete mai sentito parlare in italiano i personaggi di Scream VI, Resident Alien o Gli Anelli del Potere? In molti casi c’era lui dietro il microfono.

Non solo attore e doppiatore, Luca è anche direttore di doppiaggio, con alle spalle titoli come To Catch a Killer e Dirty Difficult Dangerous.

E poi c’è il lato creativo: fotografia e scrittura. Una sua immagine è finita addirittura sulla copertina del TuttoCittà di Milano nel 2008; un’altra nel volume Dove va la città?. Senza dimenticare il racconto pubblicato nella raccolta Gatti magici di Mursia.

Vita privata e matrimonio con Max Rapetti

La sua storia d’amore con Max Rapetti merita un capitolo a parte. I due si sono conosciuti il 18 agosto 2000, quando Internet era ancora agli albori. Una chat chiamata Kirk fece scoccare la scintilla. Luca aveva 28 anni, Max 30. Un incontro semplice, quasi casuale, che però cambiò il corso della loro vita.

All’epoca Luca veniva da una relazione eterosessuale di sei anni, vissuta con sincerità ma con la sensazione di non esprimersi fino in fondo. Con Max, invece, trovò il coraggio di essere davvero se stesso. Non fu un percorso privo di difficoltà: in famiglia ci furono dubbi e momenti intensi, ma alla fine l’amore vinse. Il padre di Luca, nel giorno delle nozze, gli disse: «Sono molto felice… sono orgoglioso di te».

Il 15 settembre 2023, al Teatro Alfieri di Torino, hanno celebrato il loro matrimonio davanti a oltre 600 persone. Una cerimonia che era insieme spettacolo e dichiarazione pubblica. “Un atto politico”, come l’hanno definito. Perché sì, l’amore è sempre privato, ma può diventare anche simbolo di libertà e visibilità.

Non è curioso che un attore e doppiatore, abituato a dare voce ad altri, proprio in quel giorno abbia trovato la voce più autentica per sé stesso?

Curiosità e passioni

  • Luca è appassionato di fotografia, tanto da pubblicare libri e allestire mostre.
  • Ama anche la scrittura: oltre al racconto edito, tiene diari e testi che un giorno potrebbero diventare un volume.
  • È zio della doppiatrice Benedetta Tonetti, che ha seguito in parte le sue orme.
  • Con Max si definisce “genitore” di tanti giovani artisti e collaboratori, oltre che di Poltronissima, il progetto teatrale che seguono insieme.

FAQ su Luca Graziani

Quanti anni ha Luca Graziani?
È nato l’11 dicembre 1974: oggi ha 50 anni.

Che lavoro fa?
È attore, doppiatore, speaker e regista di doppiaggio.

Ha recitato in televisione?
Sì, tra gli altri in Incantesimo 8, Lui e Lei 2 e La donna del treno.

Chi è il marito di Luca Graziani?
Dal 2023 è sposato con Max Rapetti, suo compagno da oltre vent’anni.

Ha figli?
Non hanno figli naturali, ma hanno dichiarato di considerare “figli” i tanti giovani collaboratori con cui lavorano nel teatro e nei loro progetti.