I genitori di Antonello hanno immediatamente avvertito le autorità locali quando si sono resi conto che il figlio, quarantaquattrenne, non era rientrato dalla battuta di pesca. La tragedia si è consumata ad Inzappina, luogo del ritrovamento del cadavere.
Il ritrovamento di Alessandro
Alessandro era originario di Taranta Peligna, ed è morto a causa di un malore durante la pesca. D’Alanno amava pescare nell’Aventino, è sempre stata una sua grandissima passione. Difatti le ricerche si sono concentrate da dubito nella zona in cui soleva darsi alla pesca.
I genitori hanno fatto la terribile scoperta, dopo le diciotto e trenta circa. Il proprietario di una terra limitrofa ha udito delle urla fortissime ed corso per vedere cosa fosse successo. Erano le grida della mamma e del papà di Alessandro. Era il dolore a gridare, quello vero, quello che uccide, che consuma. L’uomo accorso in aiuto ha provveduto ad allertare le autorità.
L’intervento degli organi preposti
Sul luogo si sono recati rapidamente sia i Vigili del Fuoco di Casoli che il 188 con l’elisoccorso. Contemporaneamente a loro sono sopraggiunti anche i carabinieri e i militari di Lanciano, sotto la guida del colonnello Vittorini. L’uomo, spiegano i genitori, è stato trovato fuori dall’acqua, col viso rivolto verso il terreno.
A seguito dei dovuti rilievi è stata esclusa la possibilità di una morte violenta. La probabilità più alta invece è che l’uomo si sia sentito male mentre stava per tornare a casa. La canna da pesca, infatti, si trovava già depositata accuratamente.
Il cadavere si trova già presso l’obitorio locale, dove verranno, se reputati necessari, fatti ulteriori accertamenti per capire più dettagliatamente cosa sia esattamente successo. Sul luogo della tragedia è arrivato anche il primo cittadino, Piccone, per portare a nome di tutta la giunta e della comunità, le condoglianze alla famiglia della vittima.
Non un caso isolato, sfortunatamente
Purtroppo Alessandro non è la sola vittima venuta a mancare durante la pesca questa estate, un episodio analogo risale al giugno di quest’anno: un settantottenne nel Casalasco si è sentito male, probabilmente a causa delle alte temperature, proprio mentre si trovava in compagnia di alcuni amici. Il gruppo si stava divertendo a pescare quando l’uomo gli è crollato davanti.
Sono stati proprio i suoi amici a dare l’allarme e ad avvertire l’ambulanza e i carabinieri. Il gruppo si trovava lungo uno dei canali della provinciale 32 quando sono stati raggiunti dai soccorritori. Insieme a loro sono sopraggiunti i Vigili del Fuoco. Nonostante l’intervento e i vari tentativi di rianimazione l’uomo si è spento per sempre. L’ennesima giornata di svago estiva terminata nel peggiore dei modi.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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