Domenico La Caria, dipendente quarantacinquenne, muore dopo aver tentato di fermare una colluttazione sul lungomare di Tropea

Giorgia Tedesco

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Questa notte la movida tropeana è stata sconvolta da scene di violenza inaudita. E’ scoppiata una rissa fra due gruppi di ragazzi, scatenando il panico fra le persone presenti. Uno dei giovani è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Catania, mentre un dipendente del locale ha perso la vita in seguito a un malore.

La ferocia descritta dai presenti

Sembra che la lite sia iniziata all’interno di un locale notturno molto in voga, il Blanca Beach, questo almeno da una prima ricostruzione. In seguito la violenza è proseguita fuori fino ad arrivare al peggio sul lungomare. Diversi testimoni hanno raccontato l’episodio come raccapricciante, di una violenza inaudita: calci, pugni e spintoni che arrivavano da chiunque e ovunque.

Una furia che non ha risparmiato nessuno. Sembra fossero presenti una decina di ragazzi, molti del luogo e altri provenienti da Vibo. Durante gli sconti un ragazzo è stato preso di mira, venendo circondato e picchiato violentemente. La ferocia con cui è stato colpito ha reso indispensabile il ricovero e il trasferimento in elisoccorso.

Contemporaneamente a quanto stava accadendo, un collaboratore del locale, totalmente estraneo agli avvenimenti, ha accusato un malore, improvviso. Probabilmente dovuto alla tensione generata dagli eventi. La Caria sembra si fosse precipitato a tentare di placare la rissa e portare ordine nel caos della colluttazione. Nonostante i disperati tentativi di soccorso Domenico ha perso la vita.

La ricerca degli aggressori: requisite tutte le videocamere

Sono state avviate tutte le indagini e gli accertamenti del caso. I militari si sono premurati di acquisire quante più registrazioni possibili dei vari sistemi di videosorveglianza presenti in zona. L’obiettivo è trovare tutte le persone coinvolte nella rissa, la maggior parte di loro è già stata identificata e sottoposta ad interrogatorio.

Le indagini sono coadiuvate dai carabinieri della compagnia di Tropea e dalla procura di Vibo, che stanno acquisendo tutte le informazioni possibili anche dai testimoni oculari presenti nella nottata. La priorità ora è ricostruire l’esatta dinamica che ha portato ai tragici eventi, anche se da quanto emerso fino ad ora, i motivi della lite fossero piuttosto banali.

La struttura balneare e l’intero centro storico versa nello shock più totale, considerando che, una banale lite ha portato alla morte di un padre di famiglia e alla prognosi riservata di un altro ragazzo.

Un intervento più rapido avrebbe potuto salvare la vita di Domenico

La famiglia di Domenico La Caria ha intenzione, molto probabilmente, di denunciare l’ASP per l’assenza di un’ambulanza medicalizzata all’ospedale locale. Infatti, da quanto emerso, appena l’uomo si è sentito male i soccorsi sono stati immediatamente avvisati, eppure l’ambulanza è arrivata dopo mezz’ora.

Una mezz’ora che forse avrebbe potuto salvare la vita del dipendente, considerando che si trattava di un individuo fragile già affetto da problemi cardiopatici. La famiglia vuole sapere, si aspetta giustizia per quanto accaduto e sarà premura dei carabinieri locali indagare a fondo anche per quanto concerne le circostanze del malore di La Caria.