C’è una scena che non ti aspetteresti mai fuori da una scuola. Un insegnante che cammina tranquillo verso il lavoro, zaino in spalla, aria da persona normale. Poi, il gesto che nessuno si aspetta: una richiesta banale, una sigaretta negata, e all’improvviso tutto cambia. È successo ieri a Bassano del Grappa e la domanda, inevitabile, è: dove siamo arrivati?
Il fatto: un’aggressione per una sigaretta
Lui è un professore di 62 anni, storico docente del Liceo Brocchi di Bassano. Un uomo che tutti in città conoscono almeno di vista, uno di quelli che saluta per strada e che non fa rumore. Stava andando a scuola, pronto a iniziare i corsi di recupero per i ragazzi, quando si è visto avvicinare da un giovane sconosciuto.
La richiesta è semplice: “Mi dai una sigaretta?”. Il prof risponde di no. Un gesto quotidiano, no? E invece, in pochi secondi, la situazione precipita. Il ragazzo tira fuori un coltello e lo colpisce alla schiena, senza dire una parola in più. La lama si ferma a pochi millimetri dall’aorta. Si parla di fortuna, ma viene davvero voglia di chiamarla così?
L’intervento, la paura e il sollievo
Il professore, nonostante il dolore, riesce a chiedere aiuto. Un passante chiama i soccorsi. Da lì, una corsa contro il tempo: prima all’ospedale di Bassano, poi trasferimento urgente al San Bortolo di Vicenza. I medici trovano due frammenti di lama in ceramica ancora conficcati nella schiena. Un intervento delicato, ma alla fine la notizia che tutti aspettavano: l’uomo non è in pericolo di vita.
Ti sei mai chiesto cosa avresti fatto al suo posto? Quante volte passiamo vicino a persone che non conosciamo, certi che niente possa davvero accadere?
Chi era il professore? La discrezione di chi lavora per gli altri
Sul suo nome la stampa locale mantiene il massimo riserbo, anche per tutelare la privacy e l’ambiente scolastico. Quello che sappiamo è che era considerato da tutti un insegnante serio, appassionato, di quelli che non si tirano indietro nemmeno di fronte ai compiti più ingrati — come i corsi di recupero, spesso snobbati dai colleghi. Un uomo normale, insomma. Ma è proprio questo che fa riflettere: poteva capitare a chiunque.
Le indagini: chi è l’aggressore?
La città è sotto shock e i carabinieri hanno già raccolto le testimonianze dei passanti e stanno visionando le immagini delle telecamere. L’aggressore è in fuga, nessuno sa chi sia. Pare un ragazzo giovane, ma sui motivi reali — e su chi fosse davvero — si sa ancora pochissimo. È questa la parte più inquietante: la totale casualità dell’incontro, la violenza improvvisa.
Una domanda che resta: può bastare un no per rischiare la vita?
Non è la prima volta che la cronaca racconta di gesti folli per motivi insignificanti. Ma quando accade a un insegnante, fuori da una scuola, ti viene da pensare che il confine tra normalità e tragedia sia diventato troppo sottile. Bassano del Grappa non è una metropoli: qui la vita scorre lenta, i professori si conoscono per nome, le famiglie si salutano ai giardini pubblici. Eppure, in pochi secondi, tutto questo sembra sparire.
FAQ — le domande più cercate sul caso
Chi è il professore accoltellato a Bassano?
Un docente di 62 anni del Liceo Brocchi, molto noto in città; il nome non è stato diffuso.
Perché è stato aggredito?
Per aver negato una sigaretta a un giovane sconosciuto.
Come sta ora?
È stato operato d’urgenza, ma non è in pericolo di vita.
Che fine ha fatto l’aggressore?
È ancora ricercato; sono in corso le indagini con l’ausilio delle telecamere della zona.
Ci sono stati altri casi simili?
La cronaca recente racconta episodi di aggressioni per futili motivi, ma raramente con questa casualità e violenza.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






