Alla fine, la censura di Facebook ha colpito anche Jago, talentuoso e insospettabile scultore italiano, di fama oramai globale, con milioni di follower sui social network. Ma che cosa è accaduto?
L’artista ha ricevuto una notifica da Meta, che lo avvisava sulla presenza di immagini di nudo in riferimento alle foto e ai video della sua ultima opera, La David, che si ispira alla più nota scultura di Michelangelo.
I seni della scultura, però, non sono piaciuti all’algoritmo di Facebook che, in modo molto rigido, ha deciso di limitare la diffusione di tutti i contenuti di Jago e il suo account, al momento non visibile a chi non è già follower dell’artista.
“Sarà la decima volta che capita una cosa simile – ha spiegato Jago all’ANSA – Eppure le linee guida parlano chiaro e concedono la pubblicazione di nudi artistici. È una cosa che proprio non riesco a comprendere, visto anche che la decisione finale spetta a un essere umano, non all’intelligenza artificiale che si limita semplicemente a segnalare contenuti che possono essere espliciti”.
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Chi è Jago
Pseudonimo di Jacopo Cardillo, Jago è nato a Frosinone nel 1987 ed è un celebre scultore italiano, famoso in tutto il mondo per il realismo delle sue opere.
Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico, Jago si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, che abbandona prima del termine degli studi. Negli anni vive e lavora in Cina, America e Emirati. È
Nel 2011, a soli 24 anni, viene selezionato da Vittorio Sgarbi per partecipare alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. L’anno successivo riceve la Medaglia del pontificato dal papa, per un busto in marmo raffigurante papa Benedetto XVI.
Nel 2016 ha luogo la sua prima esposizione personale a Roma. Negli anni successivi espone in tutto il mondo e, nel 2019, a New York, completa una delle sue opere più celebri, il Figlio Velato, ispirato al Cristo Velato di Sanmartino.
Redattore di economia e di attualità, collabora con AlphabetCity dal 2025.






