Chi era Walter Cellai morto a 104 anni | L’ex caporale e la scritta che l’ha reso immortale

Roberto Rossi

walter cellai

È morto a 104 anni Walter Cellai, uno dei simboli delle lotte della Seconda Guerra Mondiale, celebre per le sue fighe dai nazisti e per una scritta che ha reso l’ex caporale già immortale: uomo più anziano di Bibbiena, il suo decesso è stato comunicato dal primo cittadino Filippo Vagnoli, che l’ha salutato con queste parole: “Riposa in pace Walter! Sei stato un esempio di tenacia e di stile di vita per tutti noi”.

Chi era Walter Cellai

Walter Cellai ricoprì il ruolo di caporal maggiore dell’Esercito Italiano. Fu di stanza all’Isola d’Elba durante la Seconda Guerra Mondiale e, durante il conflitto, fu catturato dai nazisti nel tentativo di deportarlo al campo di lavoro. Con una fuga rocambolesca, riuscì però a scappare dal treno che lo stava portando alla prigionia di destinazione.

La sua storia è stata costellata da tanti episodi da raccontare. Dal Brennero andrò verso Bibbiena. A Firenze riuscì a contattare il padre, all’epoca autista degli autobus. Usando la divisa da lavoro del padre riuscì a fingersi impiegato della Sita. Tradito da una soffiata dei fascisti, fu imprigionato nuovamente e portato a Ridracoli, dove avrebbe dovuto lavorare per i nazisti.

Qui riuscì però, pur ferito, a scappare. Arrivò quindi nel Casentino, dove cadde riportando importanti ferite. In ospedale fu nuovamente catturato dai tedeschi, ma ancora una volta riuscì a trovare il modo per mettersi in salvo.

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La scritta che l’ha reso immortale

Dopo una vita di fughe e liberazioni, fu nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana per il coraggio che ha dimostrato durante il conflitto.

Di lui rimangono non solamente le gesta, ma anche una scritta su una parete all’interno di una grotta-bunker nell’isola d’Elba, a Capoliveri, che recita “1920-1943 Caporal maggiore Walter Cellai”, trovata da un ex speleologo che era impegnato nel recuperare un vecchio fornito di guerra.