Chi era Ruggero Leoncavallo, il compositore che ha dato nome al centro sociale milanese | Storia, Pagliacci, La Bohème, morte

Sara Perazzo

Oggi più che mai il nome di Ruggero Leoncavallo risuona nella città di Milano e sulle pagine di tutti i giornali per il famoso centro sociale che è stato sgomberato in questi giorni dopo 30 anni di attività. Ma chi era Ruggero Leoncavallo? La sua vita tra successi, ambizioni e una morte prematura.

La storia di Ruggero Leoncavallo: dalle origini ai capolavori musicali

Ruggero Leoncavallo nacque a Napoli nel 1857. Trascorse l’infanzia tra Montalbano Ionico e altre cittadine del Sud d’Italia a causa del lavoro del padre, magistrato regio e pretore. Avendo sviluppato fin da piccolo una propensione per la musica, dopo gli studi al conservatorio, intraprese presto la carriera di compositore, portando il suo nome sui palcoscenici internazionali.

Il grande successo arrivò con “Pagliacci“, rappresentato la prima volta il 21 maggio 1892 al Teatro Dal Verme di Milano, sotto la direzione di Arturo Toscanini. L’opera conquistò subito il favore del pubblico e divenne uno dei pilastri del repertorio lirico mondiale. La sua aria “Vesti la giubba” consacrò definitivamente il nome del compositore, la cui fama si legò indissolubilmente alla città di Milano e poi al famoso centro sociale smantellato in queste ore.

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La sfida con Puccini, il declino, la morte prematura

Nel 1897 Ruggero Leoncavallo rappresentò a Venezia la sua versione de “La Bohème“, ispirata al medesimo soggetto su cui si era cimentato anche Giacomo Puccini. Ma l’opera di Leoncavallo fu presto eclissata dal capolavoro pucciniano. La sfida con Puccini sulla Bohème rimase un momento cruciale della carriera di Leoncavallo, evidenziando però le difficoltà nel replicare il successo ottenuto con Pagliacci.

Infatti, negli anni successivi compose altre opere e operette ma nessuna raggiunse la fama del suo capolavoro. Ruggero Leoncavallo trascorse gli ultimi anni della sua vita tra difficoltà e ambizioni frustrate di un nuovo trionfo. La morte lo colse a Montecatini Terme il 9 agosto 1919 a causa di una malattia respiratoria, aggravata da un indebolimento generale del suo fisico negli ultimi anni segnati dalle tribolazioni.