Francesco Musotto se n’è andato in silenzio, ieri, a 78 anni.
Ma il suo nome, soprattutto in Sicilia, non passerĂ mai inosservato.
Avvocato, politico, uomo di potere e di battaglie giudiziarie. Ha vissuto dentro e fuori le istituzioni, senza mai sparire davvero dalla scena.
Chi lo ha conosciuto lo descrive come un uomo pragmatico, a volte ruvido, ma sempre presente. E se ti dicessimo che pochi come lui hanno attraversato decenni così diversi senza mai cambiare postura?
Gli inizi: da Palermo a Bruxelles (passando per l’aula di tribunale)
Francesco Musotto era nato a Palermo, l’1 febbraio 1947, in una famiglia che il diritto lo aveva nel sangue.
Suo padre, Giovanni Musotto, era stato docente di diritto penale. Lui, invece, scelse la strada dell’avvocatura. Penalista. E, come spesso accade in Sicilia, la toga e la politica non restarono a lungo separate.
Nei primi anni Settanta iniziò come consigliere comunale a Pollina e Cefalù, poi divenne deputato regionale con il PSI.
Ma la vera svolta arrivò con gli anni Novanta, quando entrò in Forza Italia e fu eletto presidente della Provincia di Palermo.
Un incarico che avrebbe segnato la sua immagine pubblica per oltre un decennio.
L’arresto, l’assoluzione e il ritorno
Nel 1995, uno scossone: l’arresto per concorso esterno in associazione mafiosa.
Uno di quei momenti che, in politica, o ti affossano o ti rilanciano.
Francesco Musotto fu assolto con formula piena nel 1998. E da lì ricominciò.
Non solo tornò alla guida della Provincia, ma divenne anche europarlamentare (eletto due volte), portando la voce della Sicilia nei corridoi di Bruxelles.
Tra sviluppo regionale, trasporti, turismo e pesca, partecipò attivamente a varie commissioni europee, senza mai perdere il legame con la sua terra.
L’ultima fase politica
Nel 2008 lasciò l’Europa per tornare all’Assemblea Regionale Siciliana, stavolta con il Popolo della Libertà , per poi avvicinarsi al Movimento per le Autonomie (MpA).
Fu anche capogruppo di quest’ultimo.
Una carriera politica che ha attraversato sigle, alleanze, trasformazioni, ma sempre con lo stesso tono: quello dell’uomo che non ha mai chiesto il permesso.
Moglie, figli
Di Francesco Musotto si è parlato molto, ma mai della sua famiglia.
E questo, in un mondo in cui tutto è pubblico, è quasi un atto politico.
Sappiamo solo che lascia una moglie e due figli. Nessuna intervista, nessuna dichiarazione personale. Ha scelto il riserbo.
Non per nascondersi, ma forse per proteggere.
Chi lo conosceva dice che era molto piĂą affettuoso di quanto lasciasse trasparire in pubblico.
L’ultimo saluto a Palermo
La camera ardente è stata allestita a Palazzo Comitini, nel cuore di Palermo.
Un luogo simbolico: è lì che si sono intrecciate tante delle sue battaglie amministrative.
Ai funerali, oggi, sono attesi volti noti della politica e tanti cittadini comuni.
Il presidente della Regione Renato Schifani ha espresso profondo cordoglio. Il sindaco Roberto Lagalla lo ha ricordato per la “visione pragmatica e la lealtà verso il territorio”.
Domande frequenti su Francesco Musotto
Quanti anni aveva Francesco Musotto?
Aveva 78 anni.
Che incarichi ha ricoperto?
Avvocato penalista, deputato regionale, presidente della Provincia di Palermo, europarlamentare.
Ha avuto problemi giudiziari?
Sì, fu arrestato nel 1995 per concorso esterno in associazione mafiosa, ma assolto con formula piena.
Era sposato? Aveva figli?
Sì, lascia la moglie e due figli. Nessuna altra informazione è stata resa pubblica.
Quando si terranno i funerali?
Oggi, presso la Parrocchia Maria SS. Assunta a Valdesi, a Palermo.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






