Lennon fu un cantautore leggendario, famoso soprattutto per essere parte dei Beatles, e successivamente solista eccellente. Nei cuori di tutti noi è certamente indimenticabile la profondità musicale del singolo Imagine. John fu anche un grande attivista, promotore di messaggi di tolleranza e pace, contrario ad ogni forma di violenza. La sua vita si spegne tragicamente negli anni ottanta, quando viene ucciso da un fan a New York.
Biografia di una leggenda: John Lennon
Lennon nasce negli anni quaranta a Liverpool, durante la seconda guerra mondiale; la sua famiglia è di origine irlandese, la madre gli assegnò il secondo nome di Winston, in onore del ministro Churchill. Suo padre era un cameriere di lussuose navi e rientrava a casa per brevi periodi. Quando i suoi genitori si lasciano il padre vuole portarlo con sé in Nuova Zelanda, ma lui sceglie di restare con la mamma. Nel frattempo nasce sua sorella Elizabeth, data poi in adozione sotto il nome falso di Ingrid.
Viene preso a sei anni sotto la protezione di sua zia Mimi, non avendo lei una propria prole. Quando la madre si risposa con Dykins e va a vivere con lui porta John con sé. John avrà una nuova sorellastra, omonima di sua madre Julia, e la famiglia tornerà a vivere a Penny Lane. Con l’arrivo di una terza sorella, Jacqueline, si trasferiscono a Springwood.
Quando frequenta la Dovedale Primary School è evidente ai più il talento e la creatività del ragazzo, ma alle scuole medie il suo rendimento cala bruscamente; sua zia notò un certo talento per il disegno e lo iscrisse con immensa felicità di John alla scuola d’arte. Questo è il periodo in cui Lennon si avvicina alla musica, cominciando con il suonare un’armonica. Quando John perde la madre rimane profondamente segnato dall’evento, soprattutto perché accade nel periodo in cui comincia ad avvicinarsi di nuovo a lei. Sua mamma viene investita da un agente di polizia ubriaco.
La nascita della musica: i Beatles
A casa di zia Mimi, John e Paul, che incontra ad un concerto, scrissero le prime canzoni del celebre gruppo. Quando ottengono un ingaggio con Parlophone viene pubblicato Love Me Do, che non ottiene un grandissimo consenso. Eppure, da lì a poco, arrivano i primi due loro successi Please Please Me e She Loves You. Negli anni diventa anche uno straordinario attore, recitando in diverse pellicole; si dimostra effettivamente bravino anche come scrittore vincendo diversi premi letterari.
L’aspetto che però maggiormente rimane impresso al pubblico, è l’umorismo tagliente di Lennon, famosissima l’uscita che fece durante una serata di gala in presenza della Famiglia Reale, quando propose alla gente del popolo di applaudire e ai ricchi di agitare in alto i propri gioielli.
In men che non si dica i Beatles arrivano in tutto il mondo, abbattendo le barriere inglesi. Rubber Soul è fra i lavori quello che risulta più innovativo in quegli anni, a parte per i testi, ma anche per la strumentazione curata da George Harrison. I Beatles saranno famosissimi anche per la capacità di introdurre una serie di elementi psichedelici e orientali all’interno della musica rock. Revolver, è un esempio perfetto di ciò, rappresentando a pieno il concetto di rivoluzionario.
La fine di un’era: due donne e un gruppo al capolinea
John divorzia dalla prima moglie, Cynthia, che da la colpa più alle droghe che all’arrivo di Yoko Ono nella vita del marito. Lennon dalla prima moglie ebbe due figli, Julian e Kenwood, con cui non avrà mai un rapporto particolarmente affiatato.
John e Yoko si incontrano per la prima volta ad una mostra d’arte di lei. Lennon rimase affascinato dalle idee artistiche della donna. I due cominciarono a lavorare insieme, affrontando diverse collaborazioni, poi nacque qualcosa in più: qualcosa di così profondo che si concluse con le loro nozze nel ’69 e un figlio di nome Sean.
La squadra a un certo punto della carriera si separa: un po’ per la presenza costante e asfissiante della donna e un po’ per divergenze lavorative. Visioni di musica completamente diverse, McCartney aspirava a scrivere in maniera più pop, Lennon desiderava sperimentare, mentre Harrison sentiva di non avere più spazio all’interno del gruppo. Sicuramente incise parecchio la morte del loro storico manager, Epstein.
La morte di Lennon: e la fotografia della discordia
L’ex frontman dei Beatles venne ucciso l’otto dicembre dell’ottanta, davanti al Dakota Building. L’assassino fu Mark David Chapman. Lennon aveva da poco firmato un suo disco, quando lui gli sparò cinque colpi alle spalle, andando a segno quattro volte. John fu immediatamente trasportato al Roosvelt Hospital, ma lì venne dichiarato morto. La moglie propose dieci minuti di silenzio per commemorare il marito. L’ondata di dolore fu mondiale, nessuno rimase emotivamente illeso dall’evento.
Quando furono restituiti alla moglie Yoko, gli indumenti del marito, lei scattò una foto dei suoi occhiali completamente insaguinati. Il gesto generò clamore, indignazione, fastidio. L’amico Paul si raccontò sconvolto dalla morte del suo amico, un dolore che lo accompagnò per giorni e anni. Una tristezza mista a paura e sgomento, che lo consumò a lungo. Per lui John non era morto, non riusciva a credere a questa cosa. Raccontando ricorrentemente il rimorso del non avergli mai detto quanto lo amasse e avesse permesso alle divergenze di allontanali.

Tedesco Giorgia, classe ’95.
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