Articolo 5 della NATO: cosa dice e perché è così importante per il futuro dell’Ucraina

Roberto Rossi

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Negli ultimi giorni se ne è fatto un gran parlare, complice l’incontro tra Trump e Zelensky, ma non tutti hanno capito cos’è l’articolo 5 della NATO e che cosa implica in caso di effettiva attivazione.

Proprio per questo motivo, nelle prossime righe abbiamo cercato di fare il punto su questo tema, contribuendo a fare un po’ di chiarezza su questo importante pilatro dell’Alleanza Atlantica.

Cos’è l’articolo 5 del trattato NATO?

L’articolo 5 è quella parte del trattato della NATO con cui si prevede che un attacco armato contro una o più delle nazioni facenti parte dell’Alleanza, sia esso in Europa che in Nord America, sia considerato un attacco contro tutte.

Ne consegue che ciascun Paese dovrà intervenire in soccorso del Paese attacco, intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l’azione che ritiene necessaria, incluso l’uso della forza armata.

Perché l’articolo 5 NATO potrebbe applicarsi all’Ucraina, che non è un Paese NATO?

Lo scorso 6 marzo l’Italia ha proposto che le garanzie dell’art. 5 del Trattato NATO possano essere previste anche per l’Ucraina. La stessa proposta è poi stata colta da Trump, che l’ha inoltrata a Putin nel suo recente summit in Alaska. A quanto pare, Putin sarebbe disponibile ad accogliere questa clausola, suggellando in tal modo una linea di difesa che sarà attiva una volta sanciti i nuovi confini di Russia e Ucraina.

È mai stato applicato l’articolo 5 NATO?

Nella storia solamente una volta è stato applicato l’articolo 5 della NATO: si è trattato del 2 ottobre 2011, quando fu riconosciuto che l’attacco alle Torri gemelle e al Pentagono fosse proveniente dall’estero. Per questo motivo, fu poi deciso di inviare le truppe NATO in Afghanistan, dando seguito a un lungo intervento militare di reazione ai tragici avvedimenti che interessarono gli Stati Uniti.