A oltre un anno dalla morte di Cavalli, l’attenzione non è più solo sulla sua carriera e sul lascito creativo, ma anche sull’eredità milionaria e sul posto che Sandra Nilsson occupa in questo delicato capitolo.
Chi è Sandra Nilsson
Nata il 17 febbraio 1985 in Svezia, Sandra Nilsson (talvolta indicata anche come Sandra Bergman) ha iniziato a lavorare come modella da giovanissima. Nei primi anni Duemila ha collezionato titoli di bellezza in mezzo mondo: Miss Salming, Miss World Bikini Model, Miss EU, Miss Siren, Miss Hawaiian. Nel 2006 è stata incoronata donna più bella di Svezia.
Due anni dopo, nel 2008, è apparsa su Playboy come Playmate del mese, aumentando la sua popolarità internazionale. Poi, quasi all’improvviso, ha scelto di lasciare la vita da copertina per una dimensione più riservata.
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L’incontro con Cavalli
Sandra e Roberto Cavalli si sono conosciuti circa 15 anni fa. Una differenza d’età di oltre 40 anni che non ha impedito alla coppia di costruire un legame stabile, fatto di complicità e privacy.
Lui, già icona mondiale della moda; lei, una bellezza nordica abituata al mondo dei viaggi e delle passerelle. In pubblico, poche apparizioni insieme. In privato, la nascita di un figlio: Giorgio, arrivato nel marzo 2023, quando Cavalli aveva 82 anni.
Una vita lontana dai gossip
Sandra ha sempre protetto la propria sfera personale. Il suo profilo Instagram è privato, le interviste praticamente inesistenti. L’unica eccezione? Un post, nel novembre 2023, per augurare buon compleanno a Roberto. Dopo la sua morte, nessuna dichiarazione pubblica: un silenzio che sembra voler rispettare il dolore della famiglia e mantenere fede alla riservatezza che li ha sempre contraddistinti.
L’isola in dono
Tra i regali più eclatanti che Cavalli le ha fatto, c’è l’acquisto dell’isola privata Stora Rullingen, in Svezia. Un luogo da sogno, immerso nella natura, valutato circa 2 milioni di euro. Un gesto che racconta bene il tipo di rapporto che avevano: meno mondanità, più rifugi lontani dalla folla.
La questione eredità
Roberto Cavalli è morto il 12 aprile 2024. Il testamento, firmato pochi mesi prima (29 novembre 2023), stabilisce che l’intero patrimonio — stimato tra i 200 e i 400 milioni di euro — sia diviso in parti uguali tra Sandra e i sei figli dello stilista:
- Tommaso e Cristiana (dalla prima moglie Silvanella Giannoni)
- Rachele, Daniele e Robert (dalla seconda moglie Eva Düringer)
- Giorgio, avuto con Sandra nel 2023.
Patrimonio e incognite
L’eredità non riguarda solo conti in banca e immobili di lusso. Parliamo di yacht, un elicottero, opere d’arte, proprietà in Italia e all’estero, oltre alla liquidità derivata dalla vendita della maison Cavalli nel 2015 (un’operazione che avrebbe fruttato circa 230 milioni di euro).
C’è però un dettaglio: l’eredità è stata accettata con beneficio d’inventario, una formula che tutela gli eredi in caso di debiti, limitando la responsabilità al valore dei beni ricevuti. I creditori hanno tempo fino al 15 ottobre 2025 per presentare eventuali richieste.
Un’eredità senza guerre (almeno per ora)
A differenza di molte storie simili, finora non ci sono state dichiarazioni di fratture tra gli eredi. Anzi, uno dei figli, Tommaso Cavalli, ha parlato di una famiglia “compatta e allineata” nelle decisioni.
Un quadro che non esclude sorprese nei prossimi mesi, quando verrà definito l’inventario ufficiale dei beni e si saprà se davvero non ci sono nodi da sciogliere.
Domande frequenti su Sandra Nilsson e l’eredità Cavalli
Sandra Nilsson era la moglie di Roberto Cavalli?
No, era la sua compagna storica, ma non risultano nozze ufficiali.
Quanti anni ha?
È nata nel 1985 e oggi ha 40 anni.
Hanno figli insieme?
Sì, un figlio: Giorgio, nato nel marzo 2023.
Quanto erediterà Sandra Nilsson?
Secondo il testamento, riceverà una quota pari a quella di ciascuno dei sei figli di Cavalli.
Il patrimonio è già stato diviso?
No, si attende la chiusura dell’inventario e la scadenza dei termini per eventuali creditori (15 ottobre 2025).
Ci sono stati litigi per l’eredità?
Finora no, gli eredi si sono detti uniti.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






