Non era una corsa. Non era una gara. Era una domenica mattina d’agosto, come tante.
Un gruppo di amici, la strada aperta davanti e il rumore delle ruote che fende l’aria. Poi, in un istante, la tragedia. Un’auto impazzita, tre vite spezzate. Tre uomini che avevano fatto della bicicletta una passione e del volontariato una scelta.
Antonio Porro, Sandro Abruzzese e Vincenzo Mantovani non erano solo ciclisti. Erano volti noti, impegnati, generosi. E oggi tutta Andria li piange.
Tre età diverse, una sola passione
Non correvano per vincere. Pedalavano per stare insieme. Per tenersi in forma. Per ricordare che ogni chilometro può avere un senso, se lo fai col cuore.
Facevano parte della Ciclo Avis Andria, un gruppo sportivo che unisce ciclismo e solidarietà. Tutti e tre erano volontari attivi, impegnati nella promozione della donazione del sangue e in tante iniziative benefiche.
- Antonio Porro aveva circa 70 anni. Il più anziano del gruppo, ma con lo spirito giovane di chi non ha mai smesso di salire in sella. Una figura di riferimento per tutti.
- Vincenzo Mantovani, 50 anni, era il più equilibrato del trio. Sempre presente, attivo, rispettato. Per lui la bici era uno stile di vita, non un passatempo.
- Sandro Abruzzese, appena 30enne, rappresentava il futuro del gruppo. Energico, appassionato, vicino ai giovani. Era il più giovane, ma non il meno esperto.
Secondo quanto riportato da La Stampa e Il Giornale Popolare, i tre erano consiglieri dell’associazione e punto di riferimento per l’intera comunità sportiva andriese.
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Cosa facevano nella vita?
Su questo punto, purtroppo, le cronache non offrono molte informazioni. Non ci sono ancora notizie ufficiali su mogli, figli, lavoro o professione.
Sappiamo però che vivevano ad Andria, erano integrati nel tessuto cittadino, e che la loro presenza era sentita, visibile, costante.
Nel silenzio delle famiglie, probabilmente ancora sotto shock, i giornali hanno preferito non insistere sui dettagli privati. Ma chi li conosceva racconta di uomini generosi, lavoratori, e profondamente legati al territorio.
L’incidente sulla provinciale 231
Il fatto è avvenuto il 3 agosto 2025, verso le 8:30 del mattino. I quattro ciclisti della Ciclo Avis Andria stavano pedalando in direzione Bari, lungo la SP 231, nel tratto tra Terlizzi e Ruvo di Puglia.
Un’auto, per cause ancora da accertare, ha invaso la corsia e li ha travolti.
Antonio Porro, Sandro Abruzzese e Vincenzo Mantovani sono morti sul colpo.
Il quarto ciclista è in ospedale, in condizioni gravi.
L’automobilista è ora indagato per omicidio stradale plurimo. La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta, l’auto è sotto sequestro, e si attendono i risultati della perizia tecnica.
Il dolore di una comunità intera
Il sindaco di Andria, Giovanna Bruno, ha usato parole dure e commosse:
“Abbiamo perso tre colonne del volontariato. Uomini che rappresentavano la parte sana, bella e silenziosa della nostra città.”
E in effetti, la loro storia è anche questo: quella di tre persone normali, che mettevano tempo, sudore e cuore per gli altri. Che la domenica non si sedevano sul divano, ma salivano in sella per promuovere la salute, la solidarietà, la comunità.
Domande frequenti (FAQ)
Quanti anni avevano i tre ciclisti morti?
Antonio Porro circa 70, Vincenzo Mantovani 50, Sandro Abruzzese 30.
Avevano moglie o figli?
Al momento non sono disponibili informazioni ufficiali sulle loro famiglie.
Che lavoro facevano?
Le cronache non specificano le loro professioni. Erano noti soprattutto per l’attività volontaria.
Dove è avvenuto l’incidente?
Sulla Strada Provinciale 231, nel tratto tra Terlizzi e Ruvo di Puglia, in direzione Bari.
Chi ha causato l’incidente?
Un automobilista che avrebbe perso il controllo del mezzo. È indagato per omicidio stradale plurimo.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






