Non aveva un nome noto. Non era ricercata, né segnalata. Eppure, il suo corpo raccontava una storia che ha sconvolto anche gli agenti più esperti. Una ragazza di circa 20 anni è morta il 29 luglio 2025 su un autobus diretto a São Paulo. Addosso le hanno trovato 26 iPhone, fissati direttamente alla pelle con del nastro adesivo.
Non è un film. È successo davvero. In Brasile.
Il viaggio verso São Paulo e il malore improvviso
L’autobus era partito da Foz do Iguaçu, zona di confine nota per essere una delle rotte del contrabbando. La giovane — di cui non è stato ancora diffuso il nome — viaggiava da sola.
Durante una sosta a Guarapuava, nello Stato del Paraná, ha cominciato a sentirsi male: respirazione affannosa, convulsioni, poi il collasso. I soccorsi sono intervenuti rapidamente. Ma dopo 45 minuti di tentativi di rianimazione, è stata dichiarata morta sul posto.
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La scoperta choc dei 26 iPhone
Durante i controlli sul corpo e sul bagaglio, i paramedici prima e la polizia poi si sono trovati davanti a qualcosa di surreale: 26 telefoni iPhone, nascosti sotto i vestiti e incollati alla pelle. Alcuni sul busto, altri sulle gambe, con un sistema artigianale ma preciso.
Non una valigia, non una scatola. Quegli smartphone erano parte del suo corpo, trasformato in veicolo per il contrabbando.
Perché trasportarli così?
In Brasile i prodotti elettronici — soprattutto quelli importati illegalmente — possono valere cifre altissime sul mercato nero. Gli iPhone, in particolare, sono tra gli oggetti più trafficati.
Si sospetta che la giovane stesse tentando di evitare i controlli doganali, trasportando i dispositivi in modo invisibile. Ma quel carico, forse unito al caldo, allo stress o a un problema fisico preesistente, le è costato la vita.
Indagini in corso, ma l’identità resta un mistero
La polizia civile del Paraná ha aperto un’indagine. Gli iPhone sono stati sequestrati e consegnati all’autorità tributaria brasiliana. Nessun documento identificativo completo è stato ritrovato.
Secondo alcune fonti, nel bagaglio c’erano bottiglie di alcol, ma nessuna traccia di droga.
Gli esami tossicologici e forensi sono ancora in corso, così come la ricostruzione degli ultimi contatti della giovane.
Un caso che fa riflettere
La storia di questa ragazza ha fatto il giro del mondo, ma più che suscitare sensazionalismo, colpisce per la solitudine e il silenzio che porta con sé.
Chi era? Perché ha accettato un viaggio così rischioso? Chi l’ha mandata?
Domande ancora senza risposta. Ma una cosa è certa: in una parte del mondo dove un iPhone vale più della vita, il suo corpo è diventato un contenitore, un involucro da riempire. E poi abbandonare.
FAQ
Dove è avvenuta la morte?
A Guarapuava, nello Stato brasiliano del Paraná.
Quanti iPhone aveva addosso?
26, nascosti e fissati direttamente sul corpo.
Come è morta?
A causa di un arresto cardiaco dopo convulsioni. Le cause precise sono ancora in fase di indagine.
Chi era la giovane?
Non è ancora stato diffuso il nome. Viaggiava sola, senza documenti evidenti.
Cosa ipotizzano gli investigatori?
Un tentativo di contrabbando elettronico. Il peso e le condizioni del trasporto potrebbero aver contribuito al decesso.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






