“Un’azienda non è solo profitto. È anche bellezza, dignità, anima.”
Brunello Cucinelli non è il classico imprenditore italiano. Né il solito stilista di moda. È qualcosa di molto più raro: uno che ha costruito un impero senza sacrificare i suoi ideali. Uno che, mentre il mondo inseguiva il margine, lui inseguiva l’armonia.
Ma chi è davvero quest’uomo che oggi fa parlare di sé ovunque, dal Financial Times a Vogue, passando per i bilanci in crescita e i restauri del suo piccolo borgo in Umbria?
E perché proprio ora il suo nome torna ad accendersi tra i più cercati d’Italia?
Dove nasce la sua storia: da un paesino umbro all’olimpo del lusso
Brunello Cucinelli nasce nel 1953 a Castel Rigone, vicino Perugia. Origini contadine, una vita semplice. Il padre operaio, la madre casalinga. Ma da ragazzo sente che la bellezza ha un valore concreto, quasi sacro.
Nel 1978 fonda la sua azienda a Solomeo, un borgo dimenticato, che lui trasformerà in un simbolo. La sua idea è chiara fin da subito: cashmere pregiato, fatto in Italia, con rispetto per chi lo produce.
Non era una strategia di marketing. Era la sua filosofia di vita.
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Il capitalismo umanistico: utopia o modello concreto?
Molti parlano di etica. Lui l’ha messa in pratica.
Cucinelli ha inventato un nuovo modo di fare impresa: paghe più alte della media, ambienti di lavoro belli, attenzione alla persona prima che al dipendente.
E no, non è un’utopia: funziona. I numeri parlano da soli.
Nel 2024, mentre il settore moda arrancava, il suo brand cresceva del +12,4% nei ricavi. E nel primo semestre 2025 ha segnato un altro +10,7%, superando anche le stime. Il segreto? Nessuna corsa al ribasso. Solo coerenza, qualità, visione.
Perché oggi tutti parlano di lui
Il nome di Brunello Cucinelli è ovunque per vari motivi.
Nei giornali economici si parla del suo modello come una possibile risposta alla crisi del lusso. In quelli culturali, del suo stile sobrio e raffinato: il re del quiet luxury, come l’ha definito Vogue.
E poi c’è la filosofia. Le sue interviste hanno sempre qualcosa di potente. Ha raccontato di aver obbligato un fornitore a mettere aria condizionata e di aver preteso finestre con vista nei laboratori. Per lui non sono dettagli. Sono il cuore dell’impresa.
A Hollywood, la sua ultima collezione è stata presentata in un evento esclusivo con Sharon Stone e Oprah. Ma lui resta a Solomeo. Con i piedi per terra e lo sguardo tra le rovine etrusche.
Non solo business: il borgo rinato grazie a lui
Solomeo oggi è un gioiello. Un borgo restaurato, tornato a vivere grazie alle donazioni milionarie di Cucinelli. Dopo il sisma del 2016 ha venduto una parte delle sue azioni e ha donato 100 milioni per la ricostruzione e la cultura.
La sua idea è semplice: “Se fai fortuna con la bellezza, restituisci bellezza”.
Una lezione che va oltre la moda
Nel suo modo di fare impresa c’è qualcosa che colpisce anche chi non ha mai indossato un suo maglione (che costa migliaia di euro, ma dura una vita).
C’è una coerenza rara, un’eleganza che non è solo nei capi che crea, ma nel modo in cui tratta le persone, i luoghi, le idee.
Ecco perché oggi tutti cercano Brunello Cucinelli.
Perché è uno dei pochi che ci ricordano che il successo non deve per forza calpestare tutto il resto.
Domande frequenti su Brunello Cucinelli
Quanti anni ha Brunello Cucinelli?
È nato nel 1953, ha 72 anni.
Dove si trova l’azienda Cucinelli?
La sede è a Solomeo, in Umbria, un borgo restaurato interamente grazie all’azienda.
Perché si parla di capitalismo umanistico?
È il modello di impresa ideato da Cucinelli: profitti sì, ma con rispetto per i lavoratori, l’ambiente e la dignità umana.
Quanto vale oggi il marchio Cucinelli?
È tra i brand italiani più forti del lusso, con un fatturato di circa 1 miliardo di euro e crescita annua a doppia cifra.
Qual è lo stile di Brunello Cucinelli?
Viene definito “quiet luxury”: eleganza senza ostentazione, materiali nobili, colori neutri, lavorazione artigianale.
“Head Staff”, giornalista pubblicista laureata in letteratura, amo scrivere e apprendere costantemente cose nuove. Trovo che il mestiere del giornalista sia uno dei più affascinanti che esistano. Ti consente di apprendere, di conoscere il mondo, farti conoscere e di entrare in simbiosi con il lettore






