Chi è Ximena Pichel, l’influencer diventata “Lady Racista” dopo gli insulti a un poliziotto in Messico

Serena Comito

Chi è Ximena Pichel, l’influencer diventata “Lady Racista” dopo gli insulti a un poliziotto in Messico

L’hanno soprannominata Lady Racista, e ormai quel nome la precede ovunque.
Ma chi è davvero Ximena Pichel? Attrice, modella, influencer… e adesso protagonista di uno dei casi mediatici più discussi in Messico.

A fine luglio 2025, il suo volto è ovunque. Ma non per una campagna pubblicitaria o una telenovela.
Il motivo? Un video virale che ha fatto il giro del web, in cui insulta un poliziotto con frasi pesanti e razziste.

Oggi, 28 luglio, è appena uscita da un’aula di tribunale. E la sua carriera potrebbe non essere più la stessa.

Dall’Argentina a Città del Messico, inseguendo la fama

Ximena Pichel è argentina, ma da anni vive a Città del Messico.

Nel suo curriculum:
– qualche parte in serie tv locali,
– uno spot pubblicitario,
– la comparsa in una puntata della famosa soap La Rosa de Guadalupe.

Insomma, niente di clamoroso, ma abbastanza per costruirsi una piccola notorietà sui social.

Con post su moda, lifestyle, fitness e cause sociali, era riuscita a radunare qualche migliaio di follower.
Finché la notorietà non è arrivata davvero. Ma non nel modo sperato.

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Il video dello scandalo: “Pinche indio”, “pinche negro”

Tutto è iniziato con un video amatoriale girato per strada.

Lei, elegantissima, inizia a insultare un agente di polizia della Città del Messico che l’aveva fermata.
Le frasi sono chiare, violente, impossibili da giustificare:

“Pinche indio”,
“Negro di m…”
“Torna a pulire i pavimenti”.

Parole che nel contesto messicano, dove il razzismo è un nervo scoperto, hanno avuto l’effetto di una bomba.

In poche ore è diventata virale, e i social l’hanno ribattezzata “Lady Racista”.
Non era la prima volta che un influencer veniva smascherato per il proprio comportamento. Ma stavolta, è partita una denuncia formale.

L’udienza del 28 luglio: caos, insulti e bottigliette volanti

Il 28 luglio 2025, Ximena si presenta in tribunale. Faccia tesa, occhiali scuri, guarda dritto avanti.

Ma fuori dall’edificio l’aspettano decine di persone. E la reazione è durissima.
Urla, insulti, bottigliette lanciate addosso, qualcuno tenta persino di strapparle la borsa.

È costretta a fuggire, scortata dalla sicurezza. Un video la mostra mentre si rifugia nell’auto, bersagliata da oggetti e commenti velenosi.

Dentro l’aula, la situazione non è più tranquilla. Il giudice ha rinviato il procedimento, lasciando aperta la possibilità di un accordo.
Ma la parola “scuse” stavolta non basta.

La sua versione: “Mi assumo la responsabilità”

Nei giorni precedenti, Ximena ha pubblicato un comunicato ufficiale:

“Sono profondamente dispiaciuta. Ho offeso un uomo che faceva solo il suo lavoro. È stato un errore che assumo con responsabilità. Voglio trasformare questo momento in un punto di crescita”.

Una mossa obbligata. Ma per molti è arrivata troppo tardi.

La denuncia è stata portata avanti sia dalla Procura di Città del Messico che dal Consiglio contro la discriminazione (COPRED).
Il reato contestato è discriminazione aggravata. La pena prevista?
Fino a 3 anni di carcere, o in alternativa lavori socialmente utili e una multa.

Ma chi è davvero Ximena Pichel?

Fino a poche settimane fa era una modella semi-sconosciuta, con qualche comparsa in tv e una discreta attività social.
Una di quelle figure a metà tra reality e influencer che puntano tutto sull’immagine.

Argentina di nascita, è arrivata in Messico nei primi anni 2010, cercando di entrare nel mondo dello spettacolo.
Molti la ricordano per una parte secondaria in una soap, altri per il suo profilo Instagram in cui promuoveva integratori e skincare.

Oggi, però, il suo nome è legato a ben altro.

FAQ su Ximena Pichel

Perché si parla di Ximena Pichel?
Per un video virale in cui insulta un poliziotto con frasi razziste a Città del Messico.

Perché la chiamano “Lady Racista”?
È un soprannome dato dai social messicani alle donne protagoniste di comportamenti pubblici discriminatori.

Cosa rischia legalmente?
Da 1 a 3 anni di carcere, oppure lavori comunitari e una multa tra 5.000 e 20.000 pesos.

Cosa ha fatto oggi, 28 luglio?
Ha partecipato a un’udienza preliminare. È stata insultata fuori dal tribunale e l’udienza è stata rinviata.

Ha chiesto scusa?
Sì, ha diffuso un comunicato di scuse, ma per molti è sembrato un gesto tardivo e calcolato.