La storia di Marco Mariolini non è mai stata un segreto, ad averla raccontata è stato proprio il diretto interessato, tramite un libro. Il titolo: il cacciatore di anoressiche, non ha mai lasciato spazio a molti dubbi. Al suo interno, l’uomo ha parlato di chi era, di cosa desiderava e anche di chi voleva diventare.
L’anno in questione, era il 1997, e tra le pagine del suo libro, i racconti del predatore si soffermavano non solo sulla preferenza estetica delle sue vittime, ma su una vera e propria parafilia. Ovvero la necessità di avere il controllo delle donne che sceglieva.
Marco Mariolini: a quanti anni di carcere è stato condannato?
Marco Mariolini, all’epoca dei fatti era un semplice antiquario di Brescia, con una perversione di non poco conto. La sua preferenza era sempre incentrata sulla ricerca di donne magre, un fattore estetico imprescindibile. Le indagini raccontano di come, dopo i rapimenti, fosse anche in grado di trasformarle del tutto.
Isolamento, digiuno, umiliazioni e minacce. Tra le sue tante vittime, anche Monica Caliò: una studentessa di logopedia, che risponde ad uno dei suoi annunci, non avendo idea dell’incubo verso cui stava andando incontro. Marco la seduce, e una volta conquistata la convince ad andare a vivere con lui, e da la comincia la sua opera.
La priva del cibo e la colpisce allo stomaco, con lo scopo di farla vomitare. Le fa tagliare i contatti con la sua famiglia, e le fa credere che quell’amore malato, è la sola cosa che merita per davvero. La donna, molti anni dopo verrà uccisa con ventidue coltellate, davanti a testimoni.
Oggi, Marco Mariolini, sta scontando trenta anni di carcere, per omicidio premeditato. Non si è mai pentito, anche dalle dichiarazioni scritte, l’uomo ha ammesso di non essersi mai pentito di quello che ha fatto.

Giornalista pubblicista dal 2019. Ho una laurea in Scienze della Comunicazione e un master in giornalismo e comunicazione.
“Il giornalismo è l’arte di rendere interessante ciò che è noioso”. Io la penso esattamente cosi.






